Omicidio di Agnosine: Giuseppina Di Luca massacrata con 10 coltellate

L’ha accoltellata alla gola, al petto e al torace: è questo il risultato dell’autopsia effettuata sul corpo di Giuseppina Di Luca, la donna morta ieri mattina ad Agnosine, comune in provincia di Brescia. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri che indagano sul caso, il marito – accusato del suo omicidio – l’avrebbe inseguita per le scale dove si era trasferita da un mese in attesa di terminare le pratiche della separazione. Per gli inquirenti, l’uomo non avrebbe accettato la fine della loro relazione.

L’uomo sarà interrogato domani

Dopo l’esame, la Procura ha disposto il nullaosta per la sepoltura. Adesso potrà quindi essere allestita la camera ardente in Valsabbia, a Sabbio Chiese. Domani, mercoledì 15 settembre, sarà invece previsto l’interrogatorio del marito. L’uomo, che si è costituito ai carabinieri, è accusato di omicidio volontario aggravato. Sulla vicenda si è espressa anche la sorella della donna: “Diceva in giro che voleva fargliela pagare, ma non pensavamo arrivasse a tanto”. La donna ha raccontato che negli ultimi tempi l’aria in casa era molto pesante.

Cosa è successo fuori casa della donna
Sulla base delle indagini, il 52enne avrebbe aspettato la vittima sul pianerottolo di casa. Dopo averla inseguita sulle scale, l’ha accoltellata con una decina di colpi. Ha utilizzato un coltello a serramanico e un pugnale. Subito dopo è risalito in macchina e si è diretto verso la caserma. La donna ha raggiunto il garage e ha chiesto aiuto. Un signore ha così allertato i soccorsi, ma nonostante il tempestivo intervento degli operatori del 118 la donna è morta poco dopo. Giuseppina ha lasciato due figlie, una di 24 e una di 21 anni. Dopo aver detto dove si trovavano i coltelli, l’uomo non ha più risposta a nessuna domanda