Non ci resta che piangere, i luoghi del film con Benigni e Troisi: Viterbo e la Maremma protagoniste
Stasera in tv – lunedì 27 dicembre 2021 – su Rete4 alle ore 21,25 va in onda il film Non ci resta che piangere, pellicola cult degli anni Ottanta con Roberto Benigni e Massimo Troisi. Un film che ha visto la coppia girare diverse scene in luoghi poco conosciuti della provincia italiana. Il paese di Frittole da cui il bidello Mario (Troisi) e l’insegnante Saverio (Benigni) partono per poi ritrovarsi per caso nel 1492 non esiste.
Esistono altri luoghi e ora li elenchiamo. A iniziare da Capranica, in provincia di Viterbo, dove è stata girata la mitica scena del passaggio a livello bloccato con un treno che non passa. Qui Mario e Saverio decidono di aggirare l’ostacolo avventurandosi in una stradina sterrata ma vengono sorpresi da un tremendo temporale. Sono così costretti a rifugiarsi sotto un meraviglioso albero gigantesco che si trova nelle campagne del lago di Bracciano. L’esilarante scena del “Chi siete? Cosa portate? Un fiorino!” è stata invece girata a Castello di Rota, frazione di Tolfa nel comune Roma) mentre la conoscenza con Leonardo Da Vinci, alle prese con i suoi esperimenti, avviene nel laghetto del Parco archeologico di Vulci, nella Maremma laziale, ancora in provincia di Viterbo.
A Guidonia Montecelio – in provincia di Roma – c’è la locanda Al Gatto Rosso dove Mario e Saverio si rifugiano la prima notte. La scena in cui Mario e Saverio arrivano nella spiaggia spagnola di Palos, con Cristoforo Colombo però già in alto mare non è stata registrata in Spagna ma nella suggestiva spiaggia di Cala di Forno, nel territorio del comune di Magliano in Toscana, nel cuore del Parco Naturale della Maremma Grossetana.