Museo degli Oscar premia Sophia Loren: “La sua arte ha fatto crescere il cinema”

Museo degli Oscar premia Sophia Loren: “La sua arte ha fatto crescere il cinema”

Sophia Loren è pseudonimo di Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone
Sophia Loren è pseudonimo di Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone
La Loren è considerata una delle più celebri attrici italiane della storia del cinema
La Loren è considerata una delle più celebri attrici italiane della storia del cinema
Incontrò Carlo Ponti nel 1950, quando lei era quindicenne e lui aveva 37 anni
Incontrò Carlo Ponti nel 1950, quando lei era quindicenne e lui aveva 37 anni
Sophia rimase sposata a Carlo Ponti fino al decesso di quest’ultimo, avvenuto il 9 gennaio 2007 a causa di complicazioni polmonari
Sophia rimase sposata a Carlo Ponti fino al decesso di quest’ultimo, avvenuto il 9 gennaio 2007 a causa di complicazioni polmonari
Nel 1962, la sorella della Loren, Maria, sposò il figlio più giovane di Benito Mussolini, Romano, con il quale ebbe due figlie: Alessandra ed Elisabetta
Nel 1962, la sorella della Loren, Maria, sposò il figlio più giovane di Benito Mussolini, Romano, con il quale ebbe due figlie: Alessandra ed Elisabetta
Carlo e Sofia ebbero due figli:  Carlo junior ed Edoardo
Carlo e Sofia ebbero due figli: Carlo junior ed Edoardo
Negli anni sessanta ha avuto, per sua stessa ammissione, un flirt con Cary Grant
Negli anni sessanta ha avuto, per sua stessa ammissione, un flirt con Cary Grant
Carlo Ponti e Sophia Loren sono stati importanti collezionisti d’arte
Carlo Ponti e Sophia Loren sono stati importanti collezionisti d’arte
A 15 partecipò ad un concorso di bellezza
A 15 partecipò ad un concorso di bellezza
Insieme a Totò
Insieme a Totò
 Con Ennio Morricone
Con Ennio Morricone
 A Roma partecipò a vari concorsi di bellezza, fra cui Miss Italia del 1950 dove venne eletta Miss Eleganza, inoltre posò per fotoromanzi
A Roma partecipò a vari concorsi di bellezza, fra cui Miss Italia del 1950 dove venne eletta Miss Eleganza, inoltre posò per fotoromanzi
Sophia Loren è pseudonimo di Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone
Sophia Loren è pseudonimo di Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone

A 60 anni dal ruolo nella Ciociara, che le fece vincere un Oscar come migliore attrice in un film straniero, e a 30 dall’Oscar alla carriera, Sophia Loren aggiunge un nuovo riconoscimento ai tanti accumulati nella sua lunga esperienza nel mondo del cinema.

Il 25 settembre l’attrice italiana riceverà il primo «Visionary Award» del nuovo Museo dell’Academy: un onore riservato a «un artista o uno studioso la cui opera ha fatto fare progressi all’arte del cinema».

L’annuncio da Los Angeles arriva mentre l’interpretazione del

personaggio di Madame Rosa in «La Vita Davanti a Se» del figlio

Edoardo Ponti è tra quelle citate in vista delle nomination per gli

Oscar del 2021 che saranno annunciate lunedì 15 marzo.

Il “Visionary Award” si aggiunge a una lunga lista di premi accumulati

dall’86enne Sophia e che includono tra l’altro – e oltre i due Academy

Awards – sei Golden Globe, un Leone d’Oro e una Coppa Volpi a Venezia,

e poi premi a Cannes, Berlino, Londra, dieci David di Donatello.

Nel 1991 l’American Film Institute ha incluso la Loren nella lista

delle 25 più grandi star di tutti i tempi.

Con l’inaugurazione più volte rinviata a causa della pandemia,

il museo dell’Academy dovrebbe adesso aprire al pubblico il 30 settembre.

Il gala in cui Sophia sarà l’ospite d’onore è in calendario cinque

giorni prima, nell’ambito di una serie di celebrazioni in onore del

taglio del nastro.

L’edificio disegnato da Renzo Piano sorge nel quartiere del

“Miracle Mile» e aprirà i battenti con una mostra inaugurale dedicata al grande del cinema Hayao Miyazaki organizzata in collaborazione con lo Studio Ghibli, di cui il cineasta giapponese premio Oscar nel 2003 per «Spirited Away» è stato fondatore assieme al collega e mentore Isao Takahata.

Con la Loren riceverà un premio speciale nel corso del gala del 25 settembre il cineasta etiope indipendente Haile Gerima di “Bush Mama” e “Ashes and Embers”: un nuovo sforzo nel segno di una maggiore inclusione da parte dell’Academy, da anni sul banco degli imputati per un visione «troppo bianca» del mondo. Il premio è il primo Vantage Award che «onora un artista o uno studioso che

ha contribuito a contestualizzare e sfidare le narrative dominanti

nel mondo del cinema». Ava DuVernay sarà, con Ryan Murphy e

Jason Blum, la “madrina” della serata: la regista di «Selma», a cui

nel 2014 fu negato l’Oscar, è entrata l’anno scorso nel consiglio

dei governatori dell’Academy e continuirà a organizzare la mostra

“Regeneration: Black Cinema 1898-1971” in programma nel 2022. E sempre il 25 settembre Tom Hanks, Annette Bening e Bob Iger riceveranno un ringraziamento speciale per l’impegno profuso nella raccolta dei fondi che ha permesso al museo di mettere in cassa 388 milioni di dollari.

www.elasticmedianews.it editor Nunzio Bellino