Multe fino a 300 euro per i genitori dei bulli, la trovata del Comune: “Spesso sottovalutano i fatti”

Multe fino a 300 euro per i genitori dei bulli, la trovata del Comune: “Spesso sottovalutano i fatti”
L’amministrazione agirà “sulla scorta di informazioni, raccolte dalla polizia o negli istituti scolastici, che diano la possibilità di intervenire prima che la situazione degeneri in episodi che poi assurgono a rilevanza penale” ha spiegato il sindaco di Cento.

“Si tratta di un incentivo alla consapevolezza delle famiglie, che in alcuni casi tendono a ridimensionare il fenomeno del bullismo”, così il sindaco di Cento, nel Ferrasse, ha spiegato la scelta della sua amministrazione di sanzionare con una multa le famiglie di giovani individuati come responsabili di fenomeni di bullismo a scuola e fuori.

La trovata è stata introdotta nel nuovo regolamento di polizia urbana del Comune, voluto e preparato dalla Giunta dopo un percorso di confronto con altre istituzioni e le scuole, che verrà votato dal Consigio comunale nei prossimi giorni. Il regolamento in pratica introduce la possibilità per l’Amministrazione di contestare una sanzione da 100 a 300 euro ai genitori o a chiunque altro abbia la patria potestà dei ragazzini individuati come autori di atti di bullismo in tutte le aree pubbliche o aperte al pubblico, comprese scuole e messi pubblici.

Più precisamente saranno puniti i genitori di coloro che dovessero avere atteggiamenti che possono “costituire pregiudizio per la sicurezza urbana e nocumento per la civile convivenza”. Il regolamento prevede una stretta collaborazione con forze di polizia e istituti scolastici al fine di accertare con sicurezza gli episodi di bullismo anche attraverso le testimonianze di insegnanti, studenti o di chiunque altro ne sia a conoscenza.


“Non intendiamo certo sostituirci a chi già ha il compito di vigilanza e di intervento in materia di sicurezza”,

l’amministrazione agirà “sulla scorta di informazioni, raccolte dalla polizia locale, piuttosto che dai

carabinieri, o negli istituti scolastici, che diano la possibilità di intervenire prima che la situazione degeneri

in episodi che poi assurgono a rilevanza penale e che, quindi, seguono il percorso previsto dagli strumenti normativi già esistenti” ha spiegato al Resto del Carlino il sindaco Edoardo Accorsi