Le indagini sulla morte del piccolo Domenico Bandieramonte stanno procedendo secondo i termini di giustizia. A sottolinearlo è l’avvocato Francesco De Lorenzo, incaricato dai familiari del bimbo di 4 anni morto in ospedale a Taormina. A Fanpage.it ha spiegato che sono 22 le persone indagate e che l’attenzione delle autorità sulla ricostruzione dinamica dei fatti è altissima. “Tutti gli accertamenti sono effettuati secondo i tempi previsti dalla legge – ha raccontato in un’intervista telefonica -. Nonostante le ferie estive, i periti hanno lavorato e continuano a lavorare ai risultati degli esami del caso. Le evidenze che emergeranno saranno rese pubbliche nei tempi previsti dalla legge: almeno 90 giorni “.
Secondo il legale, per la deposizione delle evidenze dell’esame autoptico potrebbe essere chiesta una proroga. “Accade spesso – ha continuato – perché l’autopsia richiede grande attenzione nell’analisi dei risultati. Ci auguriamo che tutto avvenga nei tempi stabiliti, soprattutto per andare incontro all’impazienza di una madre che vuole sapere cosa sia accaduto a suo figlio di soli 4 anni”.
Il piccolo Domenico Bandieramonte è morto il 14 luglio scorso, molto probabilmente a causa di un batterio ospedaliero. A confermare questa ricostruzione sarà solo l’esito dell’autopsia, non ancora depositato, ma per la morte del bimbo di 4 anni sono 22 le persone indagate. Il piccolo era stato ricoverato prima all’ospedale San Marco di Catania per un virus intestinale, poi trasferito nella struttura ospedaliera di Messina e poi presso il nosocomio di Taormina, dove però è arrivato in condizioni disperate ed è morto.