
Morte di Viviana Parisi e del piccolo Gioele: archiviate le indagini
La decisione del gip del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, che ha accolto la richiesta della Procura.
Rigettata l’istanza di opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dalla famiglia di Daniele
Mondello. Delusione dei legali della famiglia: “Rimaniamo convinti che ci siano stati errori di valutazione”.
Le indagini sulla morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele Mondello sono state ufficialmente e formalmente
archiviate. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò, all’esito dell’udienza
celebrata lo scorso 22 ottobre, ha sciolto la riserva e formalizzato il decreto di archiviazione del fascicolo
ignoti così come richiesto dalla Procura della Repubblica di Patti. La decisione è motivata con un
provvedimento di 495 pagine. Rigettata dunque l’istanza di opposizione alla richiesta di archiviazione
formulata dalla famiglia di Daniele Mondello, rappresentata dagli avvocato Pietro Venuti e Claudio
Mondello.
La delusione dei legali della famiglia Mondello
“Siamo molto delusi – ha commentato Carmelo Lavorino, criminologo e consulente dei legali di Daniele
Mondello, padre di Gioele e marito di Viviana – A noi sono arrivate al momento solo due pagine. Quando
potremo leggere le motivazioni vedremo se sarà il caso di ricorrere in Cassazione e fare ulteriori indagini
“.
“Siamo consapevoli di aver fatto tutto quanto possibile per evitare l’archiviazione – dice l’avvocato Pietro
Venuti, legale di Daniele Mondello – e rimaniamo convinti che ci siano stati degli errori di valutazione.
Quando avremo tutte le pagine dell’archiviazione del gip, valuteremo eventuali altre azioni, al momento non
conoscendone il contenuto non possiamo sbilanciarci. Ora i corpi verranno restituiti alla famiglia e nei
prossimi giorni si svolgeranno i funerali”.
Il procuratore: “Gip ha confermato la nostra tesi”
“Il Gip ha sostanzialmente confermato quanto da noi affermato nella richiesta di archiviazione e in
particolare ha sottolineato che il quadro complessivo che è emerso: quello di una donna fragile che aveva
più volte dato segnali pericolosi sottovalutati dai familiari, in particolare dal marito Daniele Mondello”, ha
commentato il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che poi ha aggiunto: “Spero che ora si metta la parola
fine a questa vicenda dopo che anche il Gip ha rilevato come effettivamente fossero fantasiose le tesi della
famiglia e dei legali di questa. E questo lo dice un giudice terzo come richiesto da loro e spero che quindi
agiscano di conseguenza”.