Sempre con il sorriso, carismatica, preparata e professionale. Questo è il ritratto di Mariu’ Adamo, giornalista e conduttrice del morning show di successo, “Mattina 9” su Canale 9. Il talento è innegabile, come lo straordinario successo professionale che con studio e dedizione ha conquistato risultati davvero eccellenti. Ecco la nostra intervista.
Chi è Mariu’ Adamo?
È una donna appassionata, innamorata della vita, della propria famiglia e del proprio lavoro. Una donna che ama tutto quel che fa, che crede profondamente nei valori più nobili, che tutti i giorni si mette in discussione cercando di informare senza mai giudicare e, se è nelle sue possibilità, cerca di aiutare.
Contenta del successo di Mattina9?
Mi rende felice ed orgogliosa! Sono contentissima del successo raggiunto soprattutto grazie ad una squadra straordinaria e ad una grandissima armonia che si è instaurata tra tutti noi. Si lavora insieme tutti i giorni ed è fondamentale trovare il giusto feeling. Ho il dovere di informare chi è a casa e devo poterlo fare con la massima serenità.
Soprattutto in questa fase così particolare legata all’emergenza Coronavirus il format ha inserito nel suo interno molti più momenti di informazione e di confronto con esperti. Le informazioni devono essere chiare e puntuali e quindi mi sono ritrovata anche in piena notte, in chat, a confrontarmi con il capo degli autori Vittorio Marotta sulle tematiche da affrontare in trasmissione.
Abbiamo attraversato momenti davvero delicati ma con serenità, professionalità e grande impegno siamo riusciti a raggiungere risultati grandiosi e numeri veramente di rilievo. Sono pienamente soddisfatta!
Ci racconti come è nato questo format?
Nasce dal desiderio di restare nel mio territorio e fare qualcosa di bello per la mia città. Chi mi conosce da sempre sa che sin da piccola ho nutrito amore per l’arte in tutte le sue declinazioni. E sa quanto ami Napoli con i suoi colori, la sua sintesi di architettura, arte e bellezza. Avevo voglia, dopo la mia laurea in lettere classiche alla Federico II, di far conoscere le nostre bellezze, la cultura, il territorio.
L’idea, con il produttore del format Gennaro Coppola, era quella di portare contenuti di qualità e di profilo nazionale su una emittente regionale.
All’inizio non è stato facile! Raccontare il buono di Napoli liberandola dei classici stereotipi. Un’impresa audace ed ambiziosa, ma il tempo ci ha dato subito ragione con un boom di ascolti incredibile. Siamo diventati presto un punto di riferimento per il pubblico, abbiamo ricevuto molteplici premi e riconoscimenti. Naturalmente ringrazio l’affetto del pubblico che ha creduto in me sin dall’inizio: mi ha regalato un’energia costante, un’emozione quotidiana di cui oggi non posso fare più a meno.
Come ha affrontato il programma l’emergenza Coronavirus?
È inevitabile che abbiamo pensato nell’immediatezza a rispettare le regole per tutelare la salute di tutti, consapevoli della grande difficoltà del momento. Accogliamo ogni giorno tanti ospiti in diretta tv e certamente era molto rischioso proseguire come se nulla stesse accadendo. Ci siamo confrontati a lungo per capire come continuare ad informare e come non abbandonare il nostro pubblico, desideroso di informazione, nel momento più delicato.
E così abbiamo deciso all’unisono di non fermarci, abbiamo proseguito con Mattina9 rendendolo il primo programma in Italia di due ore totalmente in smart working, ognuno dalle proprie case. Ogni giorno c’era in diretta il confronto con gli esperti e le interazioni con il web. Il pubblico seguiva attento e poneva quesiti in tempo reale. Abbiamo realizzato che c’era gran desiderio di contenuti di qualità.
Non potevamo deludere i nostri telespettatori e la risposta è stata davvero incredibile, gli ascolti sono cresciuti ulteriormente e crediamo di aver fatto un ottimo lavoro informativo in una modalità inedita!
Oggi hai intervistato con il tuo collega Claudio Dominech tanti personaggi del mondo dell’attualità, dello spettacolo, della cultura, dell’informazione, del sociale.
Chi ti piacerebbe avere in trasmissione che non avete ancora ospitato?
Vero! Sono una privilegiata perché ho avuto il piacere di intervistare persone e personaggi. E tutti mi hanno trasmesso un’emozione o un insegnamento. Mi piace chiamarle “vibrazioni”.
E perciò, rimanendo sulla scia delle belle sensazioni, ti rispondo che mi piacerebbe intervistare Papa Francesco, uno dei più grandi riformatori della Chiesa negli ultimi anni. Con il suo operato sta guidando una rivoluzione epocale nella Chiesa cattolica. Impossibile non restarne affascinati, specialmente se sei credente come me. È un pontificato che guarda alla realtà con il confronto, il dialogo.
E poi intervisterei con un pizzico di orgoglio femminile Michelle Obama, la prima donna afroamericana a ricoprire il ruolo di First Lady. Una donna che non è stata un passo indietro al marito, ma al suo fianco, con la sua grande personalità, il suo attivismo. Un esempio per tante donne.
Le tue passioni ed hobby?
Tutto ciò che mi entusiasma ed è vita! Amo in assoluto la danza, il teatro, il cinema.
Tutti i giorni mi piace ascoltare musica, dalla classica passando per la musica leggera italiana fino al reggae (nel mio camerino la musica non manca mai).
Mi piace molto la lettura e poi adoro guardare i vecchi film stile Via col Vento, C’era una volta in America oppure Mamma Roma con la straordinaria Anna Magnani e ancora la Ciociara con il mio mito partenopeo Sophia Loren. Attori ed attrici intramontabili: ogni volta, rivederli, mi suscita commozione.
Ah… dimenticavo il calcio: tifosa del Napoli da quando sono nata, urliamolo a voce alta, ma oggi con un piglio decisamente più tecnico per questioni professionali!
Hai studiato anche recitazione. Per poi passare con bravura e professionalità alla conduzione. Ti manca il teatro o un set?
Sì, ho nostalgia del teatro! È un luogo magico, ti dà delle scosse interiori profonde, ti mette di fronte a te stesso come nessun’altra disciplina artistica saprebbe fare. È rivelazione del tuo ego più intimo, ma esige sempre uno sforzo, fisico e non solo, spesso anche una certa fatica intellettuale. Reputo che il teatro sia utile da inserire sin dalle scuole primarie perché offre il linguaggio più adatto per esprimere se stesso sia come individuo, sia come essere collettivo.
Cosa pensi del giornalismo di oggi?
Vive un periodo di transizione tra lo stile tradizionale e quello offerto dalle nuove tecnologie. Personalmente penso che, qualunque sia il mezzo utilizzato, il fine debba essere sempre quello di informare il pubblico nella maniera più completa e trasparente possibile. I social non devono rappresentare un nemico, anzi con Mattina9 ci permettono di fornire un’offerta informativa ancora più ampia.
Un modello di conduttrice tv al quale ti ispiri.
Da adolescente e ballerina in crescita i miei miti della tv erano la Cuccarini, la Martinez.
Oggi non ho un modello televisivo di riferimento, forse anche per evitare il rischio di emulazione che può portare ad una perdita, anche involontaria, di spontaneità. Però, da quando ho conseguito il tesserino da giornalista, ho come assoluto riferimento Oriana Fallaci, una donna forte e coraggiosa, dalla tempra di ferro, un modello inarrivabile per me. Ammiro soprattutto la donna che è stata, stimo la giornalista più discussa, odiata ed amata.
Tre aggettivi per definirti.
Ambiziosa. Romantica. Determinata.
Il tuo sogno nel cassetto?
Entrare tutti i giorni nelle case degli Italiani!
Intervista a cura di Giuseppe Cossentino e Nunzio Bellino founder ed editor www.elasticmedianews.it