Marchino, su Canale 5 con All Toghether Now

Ogni giorno, i telespettatori lo vedono su tutte le reti per lo spot dei cerotti Breathe Right, ma ogni domenica

sera è anche tra i componenti del muro di All Together Now, il game show musicale di successo condotto

da Michelle Hunziker. Parliamo del re delle pubblicità Marchino, volto anche delle caramelle Haribo e di

tante réclame di successo, che sta affrontando la nuova esperienza televisiva con entusiasmo e grande

voglia di imparare. Tra i suoi sogni più grandi c’è infatti quello di lavorare sempre al top, ritagliandosi un

giorno un piccolo spazio in trasmissioni di cultura in grado di insegnare e trasmettere qualcosa di positivo

al pubblico. 

Ciao Marchino, in queste settimane ti stiamo vedendo ogni domenica sera, su Canale 5, come

componente del muro di All Together Now. Come è nata la tua partecipazione al programma?

“La mia partecipazione al programma è stata sicuramente inaspettata. Ho avuto modo di parlare con

 Francesca Cenci, autrice del programma. Ho così scoperto che stava facendo i casting per  i cantanti di All

Together Now, che si sarebbero andati a sfidare, ed ho deciso di darle la mia disponibilità per le eventuali

selezioni come componente del muro. Ho specificato che sarei stato molto felice di avere quel ruolo,

laddove facesse dei casting. Mi ha però risposto, almeno inizialmente, che in quel momento non li stavano

facendo”.

Immagino che poi sia successo qualcos’altro, no?

“Esatto. Dopo qualche minuto, mi ha ricontattato chiedendomi delle generalità un po’ più specifiche,

rispetto a quelle che si evincono dal mio Instagram, come il nome e cognome, dove abitassi, se cantavo

oppure no e così via. Finché non mi ha chiesto il numero di telefono, che poi è stato utilizzato dalla redazione dello show, che mi ha chiesto di mandargli un provino dove spiegavo come mai volessi fare parte del muro. Ho accettato e, a casa mia, mi sono messo a registrarlo. Dopo tanti tentativi, dato che volevo fare parte dello show, ne ho realizzato uno da un minuto e l’ho mandato. Passato un po’ di tempo, forse qualche settimana, mi ha chiamato Mediaset per i documenti da consegnare. E gli autori mi hanno confermato che ero stato preso e come sarebbe funzionato il mio soggiorno a Roma nel mese e dieci giorni circa in cui All Together Now è stato registrato”.

Che tipo di esperienza è stata? Come ti sei trovato?

“E’ stata una bella esperienza. Ho cantato, ballato ed ho fatto parte di una produzione veramente gigante. Nelle prossime settimane ne vedrete davvero delle belle. Non mi hanno mai fatto mancare niente. Mi hanno dato pranzi, cene, un albergo bellissimo dove stare. Dal punto di vista sanitario, facevamo gli screening ogni giorno. Era come andare all’università. Il muro è stato una sorta di aula magna di un ateneo, dove ciascuno aveva il suo banco. Si sprovava sempre con il direttore artistico Roberto Cenci, perché lo show è davvero molto serio con delle prove importanti da fare. Sapevo che aveva una cultura musicale pazzesca, ma non immaginavo quanto. Ci indottrinava e ci spiegava tutto. Per quanto riguarda me, sicuramente arrivavo ad All Together Now con una formazione artistica un po’ più formale. E, per questo, mi hanno preso quasi tutti in giro perché ero l’unico, su 100, che aveva un quadernino”.

Un quadernino per cosa?

“Per segnare gli appunti. Ogni volta che Cenci veniva, segnavo tutto quello che diceva. Anche le cose più ridicole. Per fare un esempio: ‘Mi raccomando, non salutate Michelle se prendete il microfono sennò vi tagliamo’. I miei colleghi si sono un po’ risentiti di questa mia organizzazione, un po’ da primo della classe, mentre invece la parte autorale si è meravigliata di questo comportamento. Hanno apprezzato che non avessi avuto vergogna nel prendere appunti, a dispetto di quello che magari pensavano e dicevano gli altri. Hanno visto che ci tenevo e studiavo. Che avevo senz’altro voglia di lavorare”.

E di Michelle Hunziker, la conduttrice, che cosa mi dici?

“Michelle è una persona bravissima. E’ una grandissima professionista. Oltre a lei e Francesca Cenci, alla quale sono molto grato, vorrei anche citare l’autore Marco Salvati perché mi ha inquadrato davvero come desideravo da sempre. Desideravo che un autore televisivo, una volta entrato in contatto con me, capisse le mie esigenze. E Marco, da uomo intelligente, ha capito che non aveva a che fare con un tronista o un opinionista, ma con il re delle pubblicità che aveva voglia di fare televisione. E questo è il mio obiettivo”.

A proposito di obiettivi. Sei sicuramente il re delle pubblicità, visto che ne hai girate tantissime e tutte di successo. Vista l’esperienza ad All Together Now, hai qualche altro desiderio o sogno nel cassetto da realizzare in campo televisivo?

“Sicuramente, se anche in futuro dovessi continuare a lavorare in televisione mi piacerebbe farlo al top. Ad esempio, farei con grande entusiasmo Il Caffè di Rai1 condotto da Pino Strabioli il sabato mattina. E’ un contenitore che mi piace davvero tanto, che parla di cultura e mi insegna tanto. Spero dunque in un miracolo e che magari mi prendano come inviato”.

Oltre a Il Caffè di Rai1 c’è qualche altro programma che ritieni nelle tue corde?

Detto Fatto. Mi piacerebbe entrare in contratto con la redazione ed inventare magari un mio spazio all’interno di questo programma che seguo e viene condotto dalla bravissima Bianca Guaccero. Un mio angolo dove racconto aneddoti e curiosità, magari anche legati alla nascita di alcuni prodotti tipici culinari o di alcune tecniche di sartoria e così via. In passato mi è capitato di fare dei provini per il programma, ma poi la cosa non è andata a buon fine. Mi piacerebbe calarmi nei panni di divulgatore. Andare al cospetto di programmi che possono insegnare qualcosa a me e agli altri. Così posso anche spaziare nel mondo televisivo e non soltanto in quello pubblicitario, dove ho davvero avuto tantissime esperienze e che mi rende orgoglioso giorno dopo giorno”.