Forse c’è una svolta nel caso di Saman Abbas , svolta tragica innescata dall’analisi sui resti trovati in due
sacchi neri vicino Novellara: luogo del ritrovamento e contenuto degli stessi sono
potenzialmente compatibili con lo scenario orribile dell’omicidio della 18enne pachistana scomparsa la
notte del 30 aprile dall’azienda agricola di Novellara e probabilmente uccisa da un piano della sua stessa
famiglia per arginare il suo desiderio di libertà e di opporsi ad un matrimonio combinato.
Quarto Grado e il caso di Saman Abbas: determinante l’analisi sui resti custoditi a Modena
Il sunto è che il corpo di Saman, che Procura, carabinieri e polizia cercano da mesi, potrebbe essere stato
ritrovato. L’ultima puntata di Quarto Grado non lo esclude e lo fa sulla scorta di un dato importante: il
ritrovamento lo scorso 28 settembre in un canalone a 17 minuti da Novellara di due sacchi neri di
cellophane.
Cosa contenevano i sacchi trovati da chi cerca Saman Abbas: resti organici su cui urge un’analisi
Cosa contenevano? Residui di natura organica ormai inavzanto stato di decomposizione sulla cui natura e
tracciamento genetico si stanno concentrando gli sforzi degli investigatori. Il luogo del ritrovamento è
infatti compatibile con un’ipotesi abbastanza credibile: quella per cui Saman, dopo essere stata uccisa,
potrebbe essere stata fatta a pezzi dai parenti.
Perché l’analisi su quei resti può essere la svolta nel caso di Saman Abbas
Poi sarebbe stata portata a una distanza compatibile con un potenziale percorso effettuato dai presunti
assassini da Novellara a Guastalla in bici oppure in motorino, come da interrogatori resi e come teme il
fidanzato. I resti si trovano a una temperatura controllata di meno venti gradi nell’ufficio di Medicina legale
di Modena, dove saranno sottoposti a dei test.