Livorno, uccide la moglie a coltellate. Le urla del figlio: “Aiuto, il babbo ha ucciso la mamma”
È stato il figlio della coppia di Livorno a chiamare i soccorritori dopo che il padre gli ha confessato
l’omicidio della madre. Nella notte Enrico Chiellini, accusato di omicidio volontario, è stato trasferito in un
ospedale psichiatrico.
L’ha uccisa con tre fendenti al petto, sferrati con un coltello da cucina dalla lama lunga 20 centimetri.
Quando Fabio Chiellini è entrato in casa dei suoi genitori ha trovato il cadavere della madre Franca
Franchini, riverso sul pavimento del soggiorno, a pochi metri di distanza l’arma del delitto abbandonata dal
padre Enrico dopo averla uccisa. “Aiuto, il babbo ha ucciso la mamma”, ha urlato l’uomo, operaio 46enne,
mentre usciva sul pianerottolo di casa dei suoi, al 3º piano del civico 85 di via Inghilterra, nel quartiere
popolare della Scopaia, a Livorno.
Sono le 21 di sabato 8 gennaio e a udire le urla sono i vicini di casa che si rendono conto di cosa sia
accaduto in quell’appartamento dove la coppia viveva da anni, lei malata e allettata da tempo e lui ad
assisterla. L’arrivo dei soccorritori del 118 chiamati proprio dal figlio che al telefono in stato confusionale
non ha saputo fornire le informazioni corrette è stato vano: Franca era già morta. E quando Fabio ha
raggiunto l’appartamento dei suoi non ha potuto fare altro che prendere atto di quanto appena accaduto:
l’anziano padre che poco prima lo aveva chiamato dicendogli che la madre era morta sembrava solo un
uomo in stato confusionale ma invece ciò che diceva era vero, e a ucciderla era stato proprio lui.
I vicini raccontano di una coppia tranquilla, mai alcun litigio tra i due ma qualche intervento sporadico
dettato dal fatto che la donna, anziana e malata, spesso cadeva e lui, ormai allo stremo delle forze non
riusciva a rialzarla. Anche in questo caso quel tonfo sembrava fosse una caduta e non un corpo senza vita
che piombava sul pavimento. Enrico Chiellini ha confessato subito l’omicidio ai carabinieri del nucleo
operativo e radiomobile della Compagnia di Livorno intervenuti sul posto ed è stato arrestato poco dopo
con l’accusa di omicidio volontario. Posto ai domiciliari, durante la notte è stato ricoverato nel reparto di
psichiatria dell’ospedale di Livorno.