Lamezia Terme, agguato in pieno centro città: morto Luigi Trovato e due feriti

Lamezia Terme, agguato in pieno centro città: morto Luigi Trovato e due feriti

Si torna a sparare e ad uccidere dopo anni a Lamezia Terme, città da sempre al centro degli interessi di

importanti cosche di ‘ndrangheta. In piazza Porcelli, nel pieno centro cittadino, é stato ucciso stasera in un

agguato Lugi Trovato, di 52 anni, presunto esponente dell’omonimo gruppo criminale considerato vicino ad

ambienti della ‘ndrangheta. Trovato, nel momento dell’agguato, era in auto insieme al fratello Luciano, di 37

anni, e ad un amico, Pasquale D’Angela, di 34, rimasti entrambi feriti in modo grave e ricoverati nell’ospedale di Lamezia Terme.

carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme, che hanno avviato le indagini insieme ai militari del Comando

provinciale di Catanzaro, hanno sentito come testimoni, nel tentativo di ricostruire la dinamica dell’agguato,

i titolari dei negozi che si trovano su piazza Porcelli, ubicata poche decine di metri dal palazzo di giustizia.

Non é escluso, anche se sul punto non sono emersi al momento elementi univoci, che le due persone che

hanno messo in atto l’agguato indossassero dei passamontagna per evitare di essere identificati con

l’ausilio delle numerose telecamere del sistema di videosorveglianza che sono collocate nella zona in cui é

avvenuto l’omicidio.

Di scarso aiuto per le indagini, secondo quanto si é appreso, anche le dichiarazioni testimoniali delle numerose persone che si trovavano nel momento dell’agguato in piazza Porcelli, molto frequentata sia di giorno che nelle ore serali e zona di intenso passaggio per pedoni ed automobilisti. L’ultimo omicidio a Lamezia Terme, prima di quello di stasera, era stato quello dell’avvocato Francesco Pagliuso, di 43 anni, ucciso il 9 agosto del 2016 da una persona che attese il rientro del penalista nel giardino della sua abitazione dopo avere praticato un foro nella recinzione. Per l’assassinio dell’avvocato Pagliuso i giudici della Corte d’assise di Catanzaro, nel dicembre scorso, hanno condannato all’ergastolo Marco Gallo, 35 anni, considerato un killer professionista. Gallo avrebbe commesso l’omicidio su mandato di Pino e Luciano Scalise, presunti esponenti dell’omonima cosca di ‘ndrangheta, condannati anche loro al carcere a vita.