La vittoria di Giusy, disabile in carrozzina è Miss Integrazione: “Tutti meritiamo la passerella”

La vittoria di Giusy, disabile in carrozzina è Miss Integrazione: “Tutti meritiamo la passerella”


Giusy Scirè è una donna disabile in carrozzina, siciliana di Militello, nel catanese. Abbatte i pregiudizi e

un forte messaggio di uguaglianza. Ottiene la fascia di Miss Integrazione Italia 2021. “Tutte abbiamo il

diritto di andare in passerella, anche se siamo meno belle ma donne forti”

È la storia di chi, con sofferenze, discriminazioni e cattiverie, riesce a vincere battaglie per l’uguaglianza.

Giusy è la dimostrazione. Disabile in carrozzina a causa della poliomielite, una malattia che porta la perdita

dell’uso dei muscoli, vince la fascia Miss Integrazione Italia 2021, svoltasi a Milano. “Tutti abbiamo il diritto

di sfilare”.

Giusy e le tante battaglie vinte: “Abbattere le barriere mentali e guardare la bellezza dell’anima”

Giusy dimostra di essere una donna forte e una grande lottatrice per i diritti dei disabili. Ha un cuore grande

perché immersa nel sociale e aiuta le persone che hanno diverse difficoltà. Vince la fascia Miss

Integrazione Italia 2021 come messaggio di speranza e contro i pregiudizi. “Ho incontrato la presidente

Alessandro Moreno che ha visto una donna forte in me – ha raccontato Giusy Scirè – ha visto che avrei

potuto fare un percorso di integrazione in Ecuador dove ci sono molte persone che soffrono e non hanno la

possibilità come quelle che abbiamo in Italia. Essere sulle passerelle – continua – significa avere una forte

autostima perché se io non mi amo non posso mai pretendere che gli altri mi possano amare  guardiamo

la bellezza, quella che abbiamo dentro, quella che noi possiamo esporre verso gli altri. Quelle che

dobbiamo abbattere – dice Giusy – sono le barriere mentali perché sono le più paurose. Ancora oggi sento

delle mamme che hanno problemi di esporre la problematica dei propri figli per la paura di essere giudicati

dalle persone e dalla gente che ci sta attorno. Il fatto di essere integrata è un lungo percorso con cui

bisogna lavorarci tanto, avere alle spalle dei buoni genitori che ci amano e non ci fanno avere quella cosa di

non essere amati dagli altri.


Oggi Giusy è felice perché è integrata

Donna forte, madre di una figlia, offre alla società messaggi di incoraggiamento soprattutto ai genitori che

hanno paura della disabilità dei figli. “Quando ho avuto la poliomielite a due anni e sette mesi – racconta

Giusy – ci sono state sempre delle difficoltà di integrazione con qualcuno ma mia mamma è stata sempre

la persona che ha cercato di non tenermi a casa e non farmi pesare questa mia disabilità. È la cultura –

Giusy – che viene a mancare, magari ancora  c’è questo tabù come se la disabilità è contagiosa ma no, non

è contagiosa. Noi sappiamo essere gioiosi, vivaci e felici – aggiunge – io mi sento una donna felice perché

sono qui dopo aver attraversato momenti brutti della mia vita, ho sofferto molto e adesso voglio

dimostrare alle persone che bisogna andare avanti anche con mille difficoltà. Mai abbassare la guardia,

essere positivi con sé stessi, volersi bene e volere bene anche gli altri.  Sono una donna felice per essere

integrata oltre che come disabile, come donna grazie al percorso della mia vita che ho dovuto fare.

Conclude Giusy – “Se ce l’ho fatta io ce la può fare chiunque con o senza sedia a rotelle, con disabilità

grave o meno, mai arrendersi e continuare a lottare perché la vita è meravigliosa”.