Il genio sinonimo di arte e creatività diventano quasi sempre il mezzo per superare il malessere fisico- psichico che le prove della vita, accentuate in modo estremo da una sensibilità e da una emotività particolarmente intensa, hanno generato in lui. Mentre l’uomo fragile, di fronte alle avversità, spesso, non riuscendo a reagire, si aliena dalla realtà, al contrario il “genio” riversa nell’arte le sue pene, le sue sofferenze, il suo disagio. Si può dire che l’artista muoia nelle sue opere, perché, trasfondendo in esse tutto il suo sentire, tutte le sue angosce, riesce a sublimare il dolore esorcizzandolo, per uscirne quasi purificato, fortificato e con quello in grado di affrontare meglio gli aspetti piu’ bui della vita.
L’arte diviene cosi’ veicolo, mediante il quale l’individuo puo’ esprimere
col suo linguaggio la propria logica, la propria espressività ed il proprio
mondo interiore cercando di renderlo, in parte, comprensibile e condivisibile.
Chiacchierando con Marielle Stella, donna di estrema intelligenza e sensibilità
si può cogliere il senso puro dell’arte. Un’artista sublime ed ecclettica con uno spiccato talento creativo. Designer di gioielli , ama anche i mosaici e il design di piccoli mobili che esegue con maestria. Il calore della sua terra d’origine, la Sicilia, traspare dal suo sorriso contagioso.
Marielle durante la nostra piacevole conversazione ci ha raccontato
oltre il suo che del suo lavoro di designer e la viscerale passione per il mosaico, la sua convivenza con una patologia che porta l’organismo a non tollerare un particolare ambiente chimico o determinate sostanze. L’MCS come un ciclone le ha cambiato la vita. Ha smesso di stare a contatto con gli altri, non tollerava i profumi, il fumo delle sigarette, non poteva girare per negozi, frequentare ristoranti, cinema e teatro. Gli spazi pubblici e i supermercati erano diventati muraglie chimiche intramontabili a causa delle profumazioni ambientali e dei prodotti chimici utilizzati. L’odissea di Marielle inizia nel 1986 ,
anno nel quale si è sottoposta ad un intervento chirurgico odontoiatrico a
seguito del quale, di un’anestesia , sviluppa quei primi sintomi che le hanno
rivoluzionato la vita. Nel 2003 conseguenza uno spaventoso incidente d’auto
avvenuto nel maggio del 2000, viene sottoposta ad un’operazione chirurgica
alla schiena, che le ha arrecato dolori atroci e l’immobilità totale degli arti inferiori.
Dolori con cui convive ancora oggi per l’intera giornata che non le lasciano alcun respiro.
La patologia che tanto rara non è è stata determinata da una serie di fattori quali:
pregresse infezioni batteriche e virali, eccessiva assunzione di farmaci,
quali antibiotici e cortisone a lungo andare, durante l’infanzia e l’adolescenza
soprattutto. Il quadro clinico è stato aggravato da un carico eccessivo di metalli
pesanti dovuti alla presenza di amalgama. Pertanto questi fattori combinati tra loro,
hanno comportato reazioni allergiche a livello cutaneo, respiratorio, toccando anche
l’ apparato digerente.” L’ufficialità di questa malattia arriva a Marzo del 2012
con la seguente diagnosi: Mercurialismo, allergie a farmaci, alimenti e inalanti,
stress ossidativo, Patologie Ambientali (TILT). Marielle, oggi continua la sua battaglia
con forza, senza mai piangersi addosso. La voglia di vivere è travolgente, di viaggiare.
Un’entusiasta della vita, nonostante tutto. Un esempio da seguire, per andare avanti
nonostante le avversità che quotidianamente la vita ci mette sul nostro cammino.
In questo momento l’artista che è orgogliosa di quello che sa fare, in quanto lavorare
con i mosaici è davvero un dono e un’arte sofisticata e rara, sta portando avanti un progetto ambizioso e nobile, un Onlus che riguarderà la sua malattia, ma dove all’interno ci sara’ il binomio sociale di patologia con l’arte con le altre malattie rare. Il messaggio sociale di Marielle? La mia patologia vive accanto a me, non può essere altrimenti. E quello che ti fa vivere è portare avanti le proprie passioni e tutti i sogni che si hanno costuditi gelosamente nel cassetto. Bisogna lottare, andare avanti, la vita prosegue ed è la cosa piu’ preziosa che abbiamo in assoluto. Ringraziamo Marielle per questa testimonianza e di averci raccontato la sua arte parallelamente alla sua storia che ci ha emozionati.
La felicità non è un grande diamante, è un mosaico di piccole pietre armoniosamente allineate.
(Alphonse Karr)
Intervista di Giuseppe Cossentino per www.elasticmedianews,.it editor Nunzio Bellino