Recensione a cura di Giuseppe Cossentino
Nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 19 dicembre. Con un cast straordinario e una narrazione che mescola commedia e melodramma, “Diamanti” è un sentito omaggio alla forza e alla complessità dell’universo femminile, intrecciato a un amore viscerale per la settima arte.
Un tributo all’altra Metà del Cielo
Ispirandosi alle parole di Charles Bukowski – “Il mondo sarebbe un posto di m***a senza le donne. La donna è vita. La donna è amore” – Özpetek crea un film che celebra la resilienza e la bellezza dell’animo femminile. Attraverso un racconto che intreccia presente e passato, con una Roma anni Settanta come sfondo, il regista mette in scena una riflessione sulla memoria, l’arte e il legame indissolubile tra realtà e immaginazione.
Una tavola imbandita di emozioni
La pellicola si apre e si chiude con una sequenza conviviale: una festosa tavola imbandita che incarna il legame tra cibo e vita. Tra sapori e colori, tra il presente e il passato, si dipana la vicenda di un regista (interpretato dallo stesso Özpetek) che riunisce le sue attrici più amate per girare un film ambientato in una sartoria teatrale e cinematografica. Qui, la realtà si fonde con la finzione, e i costumi, come vere opere d’arte, raccontano storie di passioni e solitudini. Gli abiti scultura di Piero Gherardi, i capolavori di Piero Tosi e Danilo Donati diventano protagonisti silenziosi di questo viaggio emozionale.
Un cast femminile straordinario
Le vere protagoniste di “Diamanti” sono le donne: diciotto attrici eccezionali che danno vita a un caleidoscopio di emozioni e sfumature. Luisa Ranieri incanta nel ruolo della severa Alberta Canova, mentre Jasmine Trinca offre una toccante interpretazione come Gabriella, segnata da un lutto profondo. Spiccano anche Carla Signoris, nella parte di una diva del palcoscenico, Kasia Smutniak, Geppi Cucciari e una sorprendente Mara Venier, che si cala perfettamente nel vibrante universo del regista. La loro bravura e sensibilità confermano quanto la sorellanza possa essere un motore narrativo potente e universale.
Un viaggio tra musica e ricordi
La colonna sonora, arricchita dalla voce di Giorgia e da brani iconici come quelli di Mina e Nino Rota, accompagna lo spettatore in un viaggio senza tempo. Il film è un omaggio non solo alle donne, ma anche al cinema stesso, un’arte che mescola ciò che è reale con ciò che è immaginario, come suggerisce la toccante voce fuori campo di Elena Sofia Ricci: “Quello che siamo va oltre la memoria e la vita. Questa è l’eternità. Questo è il cinema.”
Un omaggio alle grandi attrici del passato
“Diamanti” è dedicato a tre indimenticabili icone del cinema italiano: Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti, stelle che hanno ispirato Özpetek e che continuano a illuminare il panorama artistico mondiale.
In conclusione
Con “Diamanti”, Ferzan Özpetek ci regala un’opera autentica e potente, che celebra le donne come indistruttibili pietre preziose, capaci di illuminare ogni cosa. Un film da non perdere, dove forma e contenuto si intrecciano in un abbraccio di emozioni e bellezza senza tempo.