JAMES FRANCO ACCUSATO DI PEDOFILIA

A ESSERE FRANCO, HAI ROTTO IL CAZZO – DOPO LE PRECEDENTI CAUSE PER MOLESTIE SESSUALI, PER JAMES FRANCO ARRIVA UNA NUOVA ACCUSA DI PEDOFILIA, DOPO LE VOCI GIRATE QUALCHE ANNO FA. A MUOVERLA È CHARLYNE YI, ATTRICE 35ENNE DIRETTA DALL’ATTORE E REGISTA IN ”THE DISASTER ARTIST” (2017) – “QUANDO HO CERCATO DI LASCIARE IL SET PERCHÉ FRANCO È UN PREDATORE SESSUALE, LORO HANNO PROVATO A “COMPRARMI” OFFRENDOMI UN RUOLO PIÙ IMPORTANTE…”

Dopo le precedenti cause per molestie sessuali, oggi per James Franco arriva una nuova accusa di pedofilia, dopo le voci girate qualche anno fa. A muoverla è Charlyne Yi, attrice 35enne diretta dall’attore e regista in The Disaster Artist (2017).

Lanciata nel 2007 da Molto incinta, Yi ha usato il suo profilo Instagram per sganciare questa nuova bomba contro la star di 127 ore e il collega Seth Rogen, amico e produttore di The Disaster Artist. Ed è proprio da lì che parte l’attrice: «Quando ho cercato di rescindere il mio contratto e lasciare il set perché James Franco è un predatore sessuale, loro hanno provato a “comprarmi” offrendomi un ruolo più grande», dichiara nel suo post.

IL POST DI CHARLENE YI

«Mi sono messa a piangere e ho detto che era l’esatto opposto di quello che volevo, e che non mi sentivo tranquilla a lavorare con un cazzo di predatore sessuale. Loro hanno minimizzato la cosa, hanno replicato che era roba risalente all’anno prima, e che ora James era cambiato: tutto questo quando avevo sentito di nuovi abusi perpetrati su altre donne proprio in quella settimana».

Ma la rivelazione choc deve ancora arrivare. «Seth Rogen era uno dei produttori del film, perciò sapeva benissimo perché me ne volessi andare», continua Yi. «Aveva anche girato uno sketch con Franco per il Saturday Night Live in cui autorizzava lo stesso Franco a molestare minorenni».

JAMES FRANCO

«Franco ha una lunga storia di predatore sessuale nei confronti di minorenni», aggiunge l’attrice. «È la punta delle leggi corrotte che proteggono i predatori sessuali stabilite da uomini bianchi e violenti. Negare o far passare le vittime per pazze è la tattica usata dai molestatori e dai loro complici, e ha effetti molto gravi: coloro che hanno subìto una violenza perdono il senso della realtà e l’idea di potersi proteggere dal diventare di nuovo un bersaglio, sviluppano sindrome da stress post-traumatico o pensieri suicidi».

«I predatori sessuali», scrive inoltre nel post l’attrice, «useranno l’empatia e diranno che cambieranno: tutto ciò per proteggere sé stessi e continuare a fare del male. I complici sono tossici tanto quanto loro. Sono disgustata dagli uomini bianchi che scelgono di mantenere il proprio potere invece di proteggere donne e minorenni dai predatori sessuali».

Quelle di Charlyne Yi restano tutte accuse da verificare

www.elasticmedianews.it editor Nunzio Bellino