Intervista a Marco Ciriaci, patron di “Miss universal beauty competition”

Qual è il bilancio di questo inizio di ripartenza?
Ottimo, inaspettato. Universal Beauty Competition sta viaggiando a ritmi pazzeschi e il primo grande risultato fatto registrare dalla nostra Valeria Mancusi, lo scorso maggio, alla Finale Mondiale di Miss Elite World in Egitto, ne è stata la prova lampante. Riportare in Italia una fascia internazionale e una TOP10 al primo colpo penso proprio che sia un risultato da Guinness dei primati.
Qualcosa sta finalmente cambiando.

Quale futuro attende le vincitrici?
Prima di tutto di cambiamento. Fino ad oggi l’Italia alle Finali Mondiali di Miss Universe, tanto per citarne uno, ha fatto solo un “riempitivo”, e purtroppo per loro continuerà a farlo per molti anni ancora. Per loro l’Italia rappresenta un numero, niente di più. E non solo l’Italia, ma l’Europa in generale. Ogni tanto ci regalano ad una nazione europea il “contentino” di una TOP20 o giù di lì, ma per quanto riguarda i piani alti l’Europa non ha accesso.
Ma da oggi si cambia, sarà l’Italia a dettare le regole, il nostro Paese e le nostre ragazze dovranno essere protagoniste. l’Italia deve occupare il posto che gli spetta di diritto. È uno dei Paesi fra i più belli al mondo, se non il più bello, e non può non occupare un posto di rilievo nelle classifiche mondiali della bellezza.

Quali consigli dai a chi si approccia al concorso?
Di pensare in grande. Serve ambizione e carattere, determinazione e idee molto chiare, altrimenti si rischia di regredire e tornare indietro di 30 anni, quando l’unica cosa che questo nostro Paese sapeva offrirci, era quello scempio della cosiddetta “ragazza della porta accanto” che purtroppo per chi ha coniato questa dicitura oscena, non ha mai fatto niente di buono,
solo danni. Non ha fatto altro che creare un immagine di donna italiana assolutamente sbagliata.

Oggi si lavora meglio in Italia o all ‘estero?
Dipende. Ripeto, l’Italia è un Paese che offre molto ma toglie anche molto. Le nostre ragazze devono obbligatoriamente viaggiare, conoscere il mondo e fare esperienze. Tutto questo però, senza mai perdere di vista la cosa più importante: che siamo italiani. Siamo il TOP

Quanto contano bellezza e sostanza in un beauty contest?
Se ci sono entrambe, moltissimo.
La bellezza è il biglietto da visita, la sostanza è ciò che rimane nel tempo. La bellezza ha un inizio e una fine. La sostanza dura in eterno.

Come va la collaborazione con Eleonora Cecere?
Molto bene. Eleonora è una brava ragazza e nonostante non sia un esordiente, ha una gran voglia di fare e di migliorare. Dote che in pochissime hanno.

Chi è Marco Ciriaci oggi?
Lo stesso di 20 anni fa con molta più esperienza e razionalità ma con la stessa identica fame. Sono follemente innamorato di ciò che faccio e la cosa che mi gratifica enormemente è vedere che coloro che mi sono accanto e mi conoscono bene, tutto questo lo percepiscono, ecco. E’ proprio quella sottile percezione fra cuore e capacità che rendono un artista invincibile, contro tutto e contro tutti.

Un sogno nel cassetto da realizzare?
I cassetti sono fatti per gli slip e le scartoffie, non di certo per i sogni.
I sogni devono volare in alto e prendere sostanza. I miei? Volano splendidamente…