Incendio distrugge l’appartamento, sorella e fratello morti insieme nel rogo a Macerata
A perdere la vita fratello e sorella che insieme vivevano nell’abitazione al secondo piano di un condominio
in via Severini. Per loro inutili i soccorsi allertati dai vicini.
Un devastante incendio in un appartamento ha causato la morte di due persone nelle scorse ore a
Macerata, nelle Marche. A perdere la vita fratello e sorella che insieme vivevano nell’abitazione al secondo
piano di un condominio in via Severini. La tragedia si è consumata nelle prime ore di oggi, venerdì 31
dicembre. Ad allertare i soccorsi sono stati i vicini di casa delle due vittime, allarmati prima dal forte odore
di bruciato e poi dal fumo denso che usciva dalle finestre dell’abitazione. All’arrivo dei soccorsi, però,
purtorppo per i due era ormai troppo tardi. Quando i vigili del fuoco son riusciti ad entrare i casa, non senza
difficoltà, per i due non c’era più nulla da fare: erano già morti. Le due vittime sono un fratello e una sorella,
rispettivamente di 66 e 65 anni, Alberto e Anna Cameli, che condividevano l’appartamento.
Secondo le prime notizie la donna era anche disabile e di lei si occupava il fratello. Nel rogo sono morti
anche i loro due animali domestici: un cane e un gatto. La terribile scoperta dei due corpi è avvenuta solo
quanto i pompieri, una volta domate le fiamme, son entrati in casa. Il cadavere di Alberto Cameli era a terra
nella cucina mentre quello della sorella Anna era in camera da letto. Probabilmente entrambi sono stati
sorpresi dal fumo e sono morti asfissiati dalle esalazioni. Sul luogo della tragedia anche la polizia per
avviare le indagini sull’accaduto. L’appartamento è stato posto sotto sequestro in attesa dei rilievi tecnici.
Da un primo sopralluogo da parte dei vigili del fuoco, si ipotizza che alla base dell’incendio possa esserci
un corto circuito originario dal frigorifero. Si pensa che l’uomo abbia tentato si spegnere il fuoco prima di
essere sopraffatto dalle esalazioni. La notizia ha sconvolto il quartiere di Macerata dove le due vittime
risedevano. Alberto Cameli infatti era conosciuto in città come grande tifoso della Maceratese ma anche
perché per anni era stato l’autista di un noto avvocato della zona.