Imola, la signora Zina detective a 91 anni: scopre e fa arrestare la colf che le rubava il bancomat

Imola, la signora Zina detective a 91 anni: scopre e fa arrestare la colf che le rubava il bancomat


È riuscita ad “incastrare” la domestica che la derubava e a farla arrestare dai carabinieri. Questa storia è

successa a Imola e vede come protagonista la Signora Zina, una “giovanissima novantunenne” che con

lucidità e sangue freddo è stata capace di sventare un furto ai suoi danni da parte della sua domestica.

Zina, 91 anni, vedova


“Mi sono accorta che qualcosa non tornava nelle mie spese a settembre, quando sul mio estratto conto ho

notato delle strane uscite che non riuscivo a spiegarmi”, esordisce così la Signora Zina, novantunenne

vedova da diversi anni.

Gli indizi sull’orario dei prelievi

“Ho sospettato immediatamente della domestica perché ho piena fiducia nei miei nipoti, che sono gli unici

ad avere il pin del mio bancomat. Tuttavia non avevo prove sufficienti per accusarla”, racconta ancora. Due

indizi non fanno una prova, è vero, ma bastano a insospettire chi sta in allerta: gli orari dei prelievi e delle

folli spese indicati sull’estratto conto coincidevano con i momenti in cui la domestica era di servizio presso

l’abitazione della Signora Zina.

Nel giro di tre mesi, si è scoperto poi, la quarantottenne ha effettuato diversi prelievi dalla sua carta,

convinta di passare inosservata. La dinamica era più o meno sempre la stessa. “Veniva a pulire a casa mia

regolarmente. Quando riteneva che io non mi accorgessi, sottraeva il bancomat dal portafoglio, usciva con

la scusa di andare a buttare la spazzatura e infine si dava allo shopping”.

Acquisti per più di 1200 euro

Con i risparmi della Signora Zina la donna ha così acquistato diversi prodotti di profumeria di marca e

articoli di bellezza. Secondo la nipote della Signora Zina, Patrizia, i furti sono proseguiti per tre mesi, cioè

da luglio a settembre, per un ammontare di oltre 1.200 euro. “Credo che inizialmente rubasse anche

contanti dal mio portafoglio, poi ha smesso perché non ne lasciavo appositamente più. È così che è

passata ai prelievi con il bancomat, riuscendo a trovare il mio pin che tenevo chiuso in un cassetto tra i

documenti della banca”, racconta ancora la vittima.

Finalmente, mercoledì 30 settembre la Signora Zina ha deciso di sporgere denuncia al Comando dei

Carabinieri di Imola, scortata dalla nipote. “Mi sono convinta del fatto che mia zia fosse vittima di furto nel

momento in cui mi sono recata presso la profumeria indicata nell’estratto conto e ho chiesto quali prodotti

fossero stati acquistati dalla carta bancomat. Quando mi sono stati elencati, ho capito che non poteva

essere stata la zia”.

Le indagini dei Carabinieri di Imola e l’arresto

Le indagini per accertare la responsabile sono state condotte dal Comandante Andrea Oxilia. Agenti in

borghese si sono appostati sotto casa della Signora Zina, aspettando che la domestica uscisse di casa.

Cosa che lei ha fatto, venerdì 1 ottobre, come d’abitudine. Solo che al posto di andare a buttare la

spazzatura si è recata al bancomat più vicino per effettuare l’ennesimo prelievo. Questa volta, però, le cose

non sono andate come previsto. Colta in flagranza di reato, la donna è stata immediatamente arrestata e

dovrà rispondere di tentato indebito utilizzo di carta di credito e di reati continuati di furto in abitazione,

aggravato dal fatto di aver agito approfittando dell’età della signora, cioè di una condizione che ne ostacola

la difesa.