Il nuovo singolo di Arisa sta spopolando per le sue melodie e la sua dolcezza: ecco tutto quello che c’è da sapere sul nuovo brano “Non vado via”
Tutto scorre, dicevano gli antichi, ma Arisa, con il suo nuovo singolo, ci fa una promessa che va quasi in
controtendenza con questa grande verità: con il suo Non vado via, infatti, l’artista lucana racconta una
storia a lieto fine, dove le parole parlano della voglia di esserci e di restare, nonostante tutto.
Una canzone bella, dolce, una ballad che parla d’amore andando così contro il trend del momento che
vorrebbe tutti gli artisti, italiani e non solo, impegnati a sfornare il nuovo tormentone estivo che (almeno gli
artisti sperano) verrà ballato in tutte le spiagge. E invece Arisa muove in una dimensione diversa, usando la
sua inconfondibile voce e la sua musica sempre alla ricerca dell’innovazione per comporre una canzone
intima, profonda e introspettiva.
“Non vado via è una bellissima canzone scritta secondo i canoni della melodia tradizionale italiana –
raccontato Arisa in una recente intervista – Ha qualcosa di così magico e universale che potrebbe essere
anche la colonna sonora di un film di Walt Disney. Volutamente super nineties, è una storia a lieto fine che ti
lascia dentro un senso di sollievo e la voglia di farcela. Dopo tanti tentativi, tra false illusioni e dure realtà
adesso mi vedo e vedo con chiarezza l’orizzonte verso cui voglio dirigermi. Questo è solo il primo passo“.
“È inutile guardare indietro quando il cielo era tinto di nero, ogni sogno un profondo mistero, chiusi dentro una
gabbia di vetro anche se non ricordi com’era, quello che sentivamo. E per me ora va bene così, ora va bene
così”, attacca Arisa nella sua canzone. Per poi continuare col ritornello: “Non vado via, voglio stare in questa
storia e parlerò di te a tutti come fossi tua. Voliamo via, soli con la nostra storia e lo sai che il tempo non ci
cambierà”.
E ancora: “Chi l’ha detto che tutto è già scritto e non vale la pena rischiare? Ti perdono il tuo gioco d’istinto che poi un giorno non farà più male. Io vorrei ricordarti com’era abbracciarsi e sentire che tutto andava bene così”. Per poi concludere, citando un maestro delle canzoni incentrate sulle storie d’amore: “Ma sai, l’amore fa giri immensi. È un girotondo di “forse” e “perché” anch’io ritorno a te”.