Il chirurgo che ha operato Fedez per il tumore al pancreas spiega come stanno le cose: ‘La sopravvivenza a 5 anni nel nostro Paese è alta, superiore al…’

 Fedez si riprende pian piano dall’intervento subito, la diagnosi è stata precoce, il 32enne ha scoperto il

cancro la settimana scorsa ed è immediatamente finito sotto i ferri, il più in fretta possibile, perché le cure

tempestive in questo caso fanno nettamente la differenza. Lo spiega chiaramente il chirurgo che

ha operato il rapper per il tumore neuroendocrino al pancreas martedì 22 marzo, Massimo Falconi, direttore

del Centro del Pancreas dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, al Corriere della Sera.

Il chirurgo che ha operato Fedez per il tumore al pancreas spiega come stanno le cose: 'La sopravvivenza a 5 anni è alta...'

imagini fonti : google ed instragram

“Oltre a essere rari i NETs (dall’inglese Neuro-Endocrine Tumors) sono quasi sempre ‘silenziosi’ e solo nel

20% dei casi danno sintomi specifici legati all’iperproduzione di ormoni – spiega il professore – Sono un

gruppo di neoplasie molto diverse fra loro, alcune aggressive altre ‘indolenti’, ovvero che evolvono

lentamente. Parliamo di tumori che hanno origine dal sistema neuroendocrino, costituito da cellule con

caratteristiche tipiche sia delle cellule endocrine, quelle che producono gli ormoni, sia di quelle nervose.

Queste cellule sono presenti in tutto l’organismo, quindi i NETs possono colpire organi differenti

quali pancreas, intestino, polmoni, tiroide, timo o ghiandole surrenali”.

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Fedez, parla il chirurgo che l’ha operato

Quando all’esperto che ha eseguito l’intervento di Fedez con la sua equipe si domanda se questo tipo di

tumori sia pericoloso, risponde: “E’ molto difficile dare una risposta univoca per le decine di sottotipi diversi

di tumori neuroendocrini. In base all’aspetto delle cellule neoplastiche, i NETs si possono suddividere in ‘ben

differenziati’, che crescono in genere lentamente e sono meno aggressivi (ma comunque potenzialmente

maligni, possono dare metastasi anche dopo molti anni) e ‘scarsamente differenziati’, che si sviluppano più

velocemente e hanno maggiori probabilità di essere metastatici fin dall’inizio”.

Il professore Massimo Falconi ha eseguito l’intervento martedì 22 marzo

Sulle terapie da seguire Falconi precisa: “Siamo di fronte a patologie molto diverse fra loro, che richiedono

un approccio personalizzato. Se il tumore viene scoperto agli inizi ed è localizzato, la chirurgia radicale,

ovvero l’eliminazione di tutta la massa neoplastica, può portare a guarigione alte percentuali di pazienti.

Spesso l’intervento chirurgico è complesso: punta ad asportare completamente la malattia, preservando il più

possibile la funzione dell’organo”.

L’operazione a cui è stato sottoposto il 32enne è durata 6 ore

“Se la rimozione del tumore è parziale o se la scoperta è tardiva e ci sono già metastasi, oppure in caso di

recidive che si presentano nel tempo, oggi abbiamo comunque a disposizione diversi tipi di farmaci –

prosegue il medico – Dalla chemioterapia (efficace solo in alcune forme) agli analoghi della somatostatina,

dai farmaci a ‘bersaglio’ fino alle strategie locoregionali (come l’embolizzazione o la termoablazione epatica).

Recentemente poi è stata approvata anche in Italia la nuova terapia radiorecettoriale, in grado di veicolare

un’energia “distruttiva’ mirata in modo specifico sulle cellule cancerose”.

La diagnosi precoce è importantissima, anche se il percorso è appena iniziato. Il rapper mostra la cicatrice dopo l’intervento

Dai NETs si può guarire: “Anche in questo caso tutto dipende dal tipo di tumore presente nel singolo malato e

dallo stadio della neoplasia al momento della diagnosi (se è in fase iniziale o avanzata). Ma la sopravvivenza

a 5 anni nel nostro Paese è alta, superiore al 60%. Negli ultimi anni, con le nuove terapie abbiamo fatto passi

in avanti significativi. E’ però determinate essere curati in centri di riferimento, dove operano gruppi

multidisciplinari di esperti, perché servono le competenze di diversi specialisti”. Fedez ha appena iniziato il

suo percorso, ma tutto lascia supporre che dopo l’operazione non sarà così in salita. Tutti se lo augurano

per lui.