GUIA JELO RITORNA IN SCENA

Ritorno in scena per Guia Jelo. L’attrice catanese in queste settimane è infatti impegnata, al fianco del pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara, con lo spettacolo Sempre. Promossa da Mythos Opera Festival e Videobank, l’opera può anche contare sul coinvolgimento di Michele Placido.

Prima di scivolare, dolcemente e nello stesso tempo con veemenza, nel mero significato e nella motivazione del titolo “Sempre”, che io ho voluto dare a questa operazione artistica, e fantastico dicendo che l’ho voluto dare assieme al pubblico ,seppur da parte sua ignaramente…mi apro con un pensiero: quando mia madre mi aspettava, all’epoca non era in uso in gravidanza di appendere al collo la campanella degli angeli, ma sono sicura che in qualche modo io sentivo, nel Bing Bang della creazione del mio corpo, attraverso l’anima, la musica che da anziana avrei sentito, di là a venire, sotto le mani furenti e insieme dolcissime, su quei rettangoli bianchi e neri della sua vita, del maestro Gianfranco Pappalardo Fiumara. Questo è quello che ho provato la prima volta che l’ho sentito, con il cuore che mi ha percorso le orecchie, e che ho visto il fremito supremo di quelle mani che volavano e incalzavano, ipnotizzandomi!”.

Ammette infatti, commossa, Guia pensando all’origine di Sempre, che unisce l’arte della poesia al vivere eterno della musica, rappresentata in questo caso dalla maestria di Pappalardo Fiumara.

Ho pensato che, come nel sempre vivere della poesia, il sempre vivere della musica avrebbe dovuto donare nel mio percorso artistico tutto quello che io provo quando ascolto le note eseguite da lui e quando vedo le sue mani che vivono separatamente dal resto che c’è tutto intorno e anche da una cosa molto suggestiva della mia vita: il brusio del pubblico. Ho voluto, con coraggio e con passionale intromissione, inserire in mezzo a musica e parola una traccia della vita di Pappalardo Fiumara, e ho visto, sentito… un bambino fremente, un fenomeno dolcissimo ,imbronciato se lontano da questo bianco e nero della sua vita, ma puro e tenace in una “scalata dell’Everest”, ora uomo risolto, anche nell’onta di demoni della vita ben sconfitti, uomo artista che è emerso per come è, per come colui che è e che deve essere”.

Un titolo che rievoca anche il grande Giacomo Leopardi.

Il titolo “Sempre” è anche un inno all’eternamente adorato Giacomo Leopardi, in una mia bizzarra e forse intrepida idea registica di spargere il suo “Infinito” come coriandoli di luce, qua e là, in mezzo alla mia parola. Sempre a lui caro era il suo colle, ma sempre e per sempre è cara, la musica e la poesia, con la potenza del dualismo eterno in tutte le sfere della mente: amore e morte, nel sempre essere infinite e belle entrambi le due parti. Eccomi qui con la voglia, che ho sempre avuto, di far prendere al mondo o anche rubare tutto quello che ho dentro, davanti a due pianoforti, uno bianco e uno nero, per voi, a raffigurare i due lati dell’anima, come due cavalli uno bianco e uno nero da bramare, con quel correre melanconico e felice di uno scarmigliato bambino, il piccolo pianista, verso il bellissimo pianoforte bianco, che con furore farà suo, e poi con quel raggiungere struggente il pianoforte nero, del pianista che con furore donerà i suoi tasti bianchi e neri alle sue mani e quindi alla sua vita, per poi sfociare in un semifinale tutto mio, colpo di scena…..di un correre da un pianoforte all’altro, come il vortice dei tumulti delle note del vivere di un pianista nel mondo”.

Uno spettacolo dove ognuno ha il suo compito, ben preciso e calzante.

“Gianfranco Pappalardo Fiumara è il pianista. Guia Buccheri è il piccolo pianista, con quella tenerezza che sanno sempre suscitare i bambini in scena. Perno fondamentale è ‘la sposa del flauto’ Flaminia Chiechio, nel ruolo di “musica” che porgerà ,col suo flauto traverso, a ognuno i propri sogni”.

Guia Jelo sarà invece la “Parola”, capace di strappare i vari sipari del cuore, con vari riferimenti poetici indimenticabili e densi di significato.

Io sarò la ‘parola’ che, pur di aprirli, ‘strapperà i settecento sipari del cuore’, quest’ultima è di un’entità poetica eterna: Jalal al-Din Rumi Mohammad, nel testo, e anche con qualche pennellata di Charles Baudelaire, Jacques Prèvert, Manzoni e Jacopone da Todi, con un omaggio a due contemporanee, Marilina Giaquinta e Maria Bella Calabretta, e con Pier Paolo Pasolini, Ignazio Buttitta, Giovanni Verga, Shakespeare e addirittura un mio personalizzato Dante Alighieri”.

Mentre i suoni e le parole saranno accompagnati dai raffinati costumi di Giovanna Giorgianni e Riccardo Cappella, Guia potrà contare su Michele Placido e tanti altri artisti.

La voce della mia penna sulla vita del pianista è di Riccardo Maria Tarci, la voce narrante di Giovanni Verga,c he accompagna la lupa in scena fino alla sua morte è di Michele Placido, ai quali , ringraziando ,dedico, con un profondo senso di amicizia, questa mia avventura artistica.”

Dopo la data del 30 agosto in Piazza de Andrè a Giarre (CT), “Sempre” andrà in scena al Palazzo della Cultura di Catania domenica 6 settembre 2020.

Editor e Founder Nunzio Bellino www.elasticmedianews.it