Intervista di Giuseppe Cossentino
Giuseppe Capudi,
regista, sceneggiatore, attore, e produttore italiano di opere audiovisive indipendenti, si cimenta in questo settore nella metà degli anni ’90. Abbandonato per un lasso di tempo questo settore, ritorna prepotentemente nel cinema indipendente cominciando a creare webserie e cortometraggi, e a partecipare ai più importanti festival del settore, vincendo anche prestigiosi premi in ambito internazionale. Oggi, produttore della PrideFilm in stretta collaborazione con Stefano Indraccolo incentra la sua attività cinematografica di spessore e di grande qualità sui temi Lgbt. E’ fermamente convinto che il web è il futuro ed il digitale a breve prenderà il sopravvento sulle sale. Dal 2014 al 2018 è stato il direttore artistico insieme a Stefano Indraccolo in qualità di direttore tecnico del Rome Web Awards, Gli Oscar italiani del web.
Il Rome Web Awards è il più importante evento di premiazione del web in Italia. Il più ricco di premi nel mondo in puro stile Oscar. Abbiamo raggiunto Giuseppe Capudi, ecco la nostra intervista.
Come inizia la tua carriera professionale nel mondo del cinema?
Quando ero un ragazzino mi divertivo a girare piccoli corti con i miei amici e cugini,
ma era solo un hobby all’epoca perché non essendoci internet, riuscire ad emergere
in quell’ambiente senza conoscente o spinte, era praticamente impossibile.
Poi ho accantonato questo mio hobby per anni, sono andato a vivere all’estero,
e quando sono tornato ho deciso di riprendere in mano la videocamera,
ma questa volta in modo professionale. Questo anche grazie appunto
all’avvento di Internet, che da quando è nato, ha potuto dare davvero
visibilità a chi prima poteva solo sognarla.
Un tuo progetto attuale?
Al momento, con la mia casa di produzione indipendente, la PRIDE FILM
e con la LEANDOR VISUAL DESIGN di Stefano Indraccolo con cui abbiamo
iniziato insieme questo percorso da anni, stiamo in una fase di almeno due
produzioni all’anno tra film, serie e cortometraggi. Purtroppo per colpa della pandemia globale e del LockDown generale, quest’anno abbiamo dovuto mettere in stand by progetti più corposi puntando a produzioni più piccole e meno costose che porteremo avanti fin quando la situazione economica del paese non comincerà a riprendersi. Per questo quest’anno gireremo una miniserie di 3 episodi a primavera inoltrata, “School Love”, e poi un cortometraggio a tema Horror che uscirà proprio per Halloween 2021
Gli ultimi tuoi progetti sono legati a temi lgbt. Quanto è importante il cinema per veicolare messaggi e tematiche sociali? Secondo te si puo’ abbattere la violenza e il bullismo omofobico?
Quando anni fa ho ripreso in mano professionalmente la videocamera, ho prodotto
principalmente video con varie tematiche. Poi abbiamo creato il Rome Web Awards,
il più importante festival del web che per 5 meravigliosi anni ha regalato tante soddisfazioni
ai video maker di tutto il mondo con gli Oscar del web. Nel periodo del festival purtroppo
ho dovuto rimettere in stand by le mie produzioni, che ho ripreso a pieno regime alla fine
dell’era quinquennale del festival. Con la ripresa della camera in mano ho deciso però
questa volta di intraprendere un’altra strada produttiva, che è quella di un tema sociale
a me molto caro e vicino, il genere LGBTQ. Non ho mai nascosto il mio essere gay,
e mi ha sempre dato fastidio che nel mondo del cinema e della tv i personaggi Queer
fossero quasi sempre rappresentati da stupide macchiette e stereotipi. Per questo ho voluto essere il primo in Italia a creare una casa di produzione totalmente a tema LGBTQ, per fare vedere a tutti che i gay non sono quelli che ci mostrano i media, ma persone come tutte le altre che sanno amare e vivere come chiunque su questo mondo. Credo sia ora di darci una bella svegliata su cosa è e cosa non è il mondo Queer, e io nel mio piccolo, cerco di farlo con i miei film.
Hai lavorato anche nel mondo delle webserie. Secondo te il web è il futuro?
Lo dico ormai da quasi 10 anni, il futuro del cinema e della tv è sicuramente il Web.
Web intrapreso come servizio di fruizione, quindi comprendente anche le grandi case
di distribuzione on line come Netflix, Prime Video, ecc… Le sale cinematografiche sono
destinate a sparire perché obsolete come mezzo di distribuzione. Ormai il futuro è solo in digitale.
Cosa pensi di piattaforme tipo “Netflix?
Come detto sopra, penso che Netflix e compari siano il futuro della distribuzione, e
soppianteranno in tutto le sale cinematografiche. In più, io credo che Netflix così come Amazon Prime e altre piattaforme di Streaming, abbiano dato una vera svolta alla produzione video. Quello che non hanno osato fare le grandi major nei cinema per decenni, lo hanno fatto loro in pochi anni. Anche per la questione LGBTQ, Netflix e le altre piattaforme hanno rotto molti tabù andando a promuovere e comunque produrre film e serie a tematica Queer come mai in precedenza. E sono sicuro che un girono vedrete anche qualche mia produzione su una di queste piattaforme, perché è un obiettivo che devo a tutti quelli che hanno collaborato con me in questi anni facendo tanti sacrifici tutti assieme. Collaboratori che mi sono stati vicino come il già citato Stefano Indraccolo, Marco Savi, Muriel Di Pietro e Domenico Barilari che hanno sempre creduto nei nostri progetti.
Progetti futuri?
La PRIDE FILM al momento si sta muovendo alla produzione di opere a tema LGBTQ,
puntando soprattutto a un ramo di questo, le BL(Boys Love) asiatiche. Con orgoglio
possiamo dire che siamo il primo paese e la prima casa di produzione fuori dall’Asia
a produrre dei video a tematica prettamente BL fuori da territorio Orientale. Tra Serie,
Film e Cortometraggi, se vi piace il tema LGBTQ Boys Love, ne vedrete delle belle nel
prossimo futuro
Vuoi aggiungere altro?
Grazie a Nunzio Bellino e a Giuseppe Cossentino e a tutti i lettori di Elasticmedianews per questo spazio
www.elasticmedianews.it editor Nunzio Bellino
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