“Froci, Mussolini vi brucerebbe”, minorenni aggrediti a Ferrara, Arcigay: “Clima intollerante”
L’aggressione omofoba subita da un gruppetto di ragazzini minorenni in strada nel pieno centro di Ferrara
domenica pomeriggio. A denunciarlo sono stati loro stessi attraverso un video che ha ripreso alcuni dei
momenti dell’aggressione. “Parliamo anche di ragazzi molto piccoli, da scuola media che sono rimasti
molto turbati e scossi” ci hanno spiegato dall’associazione Arcigay a cui i ragazzi si sono rivolti.
Prima il lancio di petardi, poi addirittura un piccione morto e infine le urla “Lo conoscete Benito Mussolini?
Lo sapete che vi brucerebbe tutti?”, è l’aggressione omofoba subita da un gruppetto di ragazzini minorenni
in strada nel pieno centro di Ferrara domenica pomeriggio. A denunciarlo sono stati loro stessi attraverso
video che ha ripreso alcuni dei momenti dell’aggressione che li ha costretti a una precipitosa fuga. “Siamo
stati attaccati da dei ragazzi che continuavano a lanciarci petardi molto vicini per poi lanciarci un piccione
morto e inseguirci, ci hanno insultati chiamandoci “froci di merda” hanno spiegato i ragazzini, un gruppetto
composto da cinque adolescenti, tutti dai 12 ai 14 anni. A prenderli di mira un gruppetto di altri ragazzi
poco più grandi di loro tra cui alcuni maggiorenni e altri che già conoscono perché in passato li avrebbero
presi di mira con insulti omofobi. “Parliamo anche di ragazzi molto piccoli, da scuola media che sono
rimasti molto turbati e scossi” ha spiegato a Fanpage.it il rappresentante dall’associazione Arcigay Ferrara
Gli Occhiali d’Oro a cui i ragazzi si sono rivolti.
Il gruppetto era fermo in strada nel tardo pomeriggio quando è stato preso di mira. Alcuni di loro si erano
travestiti per Halloween e stavano semplicemente chiacchierando in pieno centro città, di fronte al
ristorante Mc Donalds quando sono stati aggrediti con insulti e poi col lancio dei petardi. I ragazzi si sono
dati subito alla fuga chiedendo aiuto a una pattuglia delle forze dell’ordine che hanno incontrato poco dopo
ma ormai i bulli si erano dileguati. Ai ragazzini non è rimasto che denunciare l’accaduto insieme ai loro
genitori e preparassi a presentare un esposto formale. “Li abbiamo denunciati, ma non potevano fare molto
dato che il ddl Zan non è stato approvato” ha scritto il 14enne che ha pubblicato sui social il video,
aggiungendo: “Vorrei che questo video girasse per far capire che abbiamo bisogno di questa legge. E non
solo noi”.
“Abbiamo ascoltato la mamma che si sta muovendo per denunciare con gli altri genitori, noi siamo
impegnanti con loro nel raccogliere tutte le informazioni per presentare un esposto alla digos” ci hanno
spiegato dall’Arcigay di Ferrara, rivelando inquietanti messaggi anche sotto il video dell’aggressione.
“Purtroppo la gravità di quanto è accaduto non termina qui: come se non bastasse la gravità del fatto in sé,
il video, che è stato pubblicato sulle piattaforme social, ha ricevuto dei commenti di plauso a sostegno
degli aggressori” spiegano dall’associazione, denunciando “un clima sociale che sta diventando
pericolosamente sempre più violento, intollerante ed escludente. Questa ennesima violenza, peraltro
documentata, conferma un trend tristemente attuale che vede il moltiplicarsi di episodi di violenze
omotransfobiche ai danni dei giovanissimi”.
“Pare che questo branco di bulli era già abbastanza noto e stazionava davanti al McDonald’s del centro
storico con atteggiamenti provocatori e violenti ma con queste testimonianze oggettive ora il caso è venuto
alla luce e speriamo si possa trovare giustizia” spiegano da Arcigay, aggiungendo: “Stiamo raccogliendo
anche le testimoniane di alcuni passanti che si sono spaventati e fermati”. “Non hanno potuto fare molto
perché un episodio del genere si risolve in semplice reato di ingiuria. Ora è il tempo di dare sostegno a
questi ragazzi. Poi sarà il tempo di fare delle riflessioni serie” ha fatto sapere invece Manuela Macario,
componente della segreteria nazionale di Arcigay, aggiungendo: “Tutto ciò è possibile anche perché non
esiste una legge che contrasti l’omotransfobia”.