Festa del Cinema di Roma: premio alla carriera a Quentin Tarantino e Tim Burton
La sedicesima edizione si svolgerà dal 14 al 24 ottobre. La Festa del Cinema di Roma, la cui 16a edizione
si svolgerà dal 14 al 24 ottobre, celebrerà Tim Burton e Quentin Tarantino con il Premio alla Carriera. In
quell’occasione, Burton sarà protagonista di un “Incontro Ravvicinato” con il pubblico durante il quale
ripercorrerà le tappe principali del suo percorso artistico: sin dalla seconda metà degli anni ’80, il cineasta è
stato considerato uno degli autori più originali del panorama statunitense, in grado di portare sul grande
schermo un universo visivo immediatamente riconoscibile. Da “Batman” a “Edward mani di forbice”, da “Ed
Wood” a “La sposa cadavere”, da “Big Fish” a “Sweeney Todd”, da “Frankenweenie” a “Dumbo”, Burton
immerge lo spettatore in un mondo fatto di atmosfere cupe, a tratti gotiche, popolato di figure stravaganti e
solitarie, spesso condannate a vivere in una sorta di irrecuperabile anormalità. “E’ davvero speciale per me
dice Burton – ricevere questo riconoscimento dalla Festa del Cinema di Roma. Federico Fellini, Mario Bava e
Dario Argento sono stati importanti fonti di ispirazione nella mia vita. Ritirare questo premio a Roma, un
che amo, una città che ti fa sentire protagonista del tuo stesso film, è per me molto emozionante”. La
Festa del Cinema celebrerà anche l’opera di Quentin Tarantino con il Premio alla Carriera e con un “Incontro
Ravvicinato” che lo vedrà dialogare con il pubblico della Festa. “C’è stato un momento della mia vita – dice
Tarantino – in cui guardavo qualsiasi film italiano. E ho dedicato gli anni migliori della mia carriera a
realizzare la mia versione di questi film. Per questi motivi ricevere il Premio alla Carriera alla Festa del
Cinema di Roma è fantastico (in italiano nel testo inglese, ndr)!”. La retrospettiva della sedicesima edizione
della Festa, a cura di Mario Sesti, sarà dedicata ad Arthur Penn, uno degli autori più amati e rappresentativi
della storia del cinema. Come ogni anno, il direttore artistico Antonio Monda, i membri del comitato di
selezione e il responsabile retrospettive condivideranno con il pubblico una breve rassegna di opere che
hanno segnato la loro passione per il cinema: dopo il western, il musical, il noir, la screwball comedy e la
fantascienza, nel 2021 la selezione avverrà fra i “guilty pleasures”, vale a dire quei prodotti cinematografici “leggeri” o non del tutto riusciti ma ritenuti, allo stesso tempo, assolutamente irresistibili. La sedicesima edizione della Festa si svolgerà come di consueto all’Auditorium Parco della Musica, coinvolgendo come ogni anno numerosi altri luoghi della Capitale. Il programma completo sarà annunciato nel corso di una conferenza stampa che si terrà mercoledì 6 ottobre. Monda: “Puntiamo a tornare alla normalità” Sacrificato nella scorsa edizione alle regole anti Covid, con un numero molto ridotto di pubblico ammesso soltanto in zona cavea, con vista dall’alto sulle star, il red carpet a ottobre dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) tornare al centro della scena all’Auditorium di Roma, insieme al Villaggio e all’area food, per la Festa del cinema. Dominata da mascherine, distanziamenti, sanificazioni, prenotazioni, registrazioni e da un orario accorciato in corsa dal coprifuoco, la kermesse era stata l’ultimo evento romano prima delle chiusure dovute alla seconda ondata di pandemia. Quest’anno l’obiettivo è quello di tornare alla normalità, anche se l’area dedicata alla Festa dovrà subire delle modifiche perché a ottobre l’Auditorium ospiterà ancora l’hub vaccinale. Per ora. Relativamente al pubblico ammesso, si resta, da protocollo, sui numeri dello scorso anno, con la speranza che un’eventuale immunità di gregge a settembre possa cambiare le cose. Lo hanno spiegato nella conferenza stampa dedicata alle anticipazioni della kermesse il direttore artistico della Festa Antonio Monda, Laura Delli Colli e Francesca Via, rispettivamente presidente e direttore generale della Fondazione Cinema per Roma. La sedicesima edizione può contare su un budget di 4 milioni di euro, somma che supera quella della scorso anno, pari a 3 milioni e mezzo e vicina a quella del 2019 (4 milioni e mezzo) “Noi lavoriamo per avere la Festa al 100 per cento in presenza. Il digitale non vale una qualunque iniziativa fatta in presenza, la festa vuole la condivisione”, ha chiarito Monda, spiegando che ci sarà comunque una piattaforma dove si potranno vedere online alcuni film. Per quanto riguarda il pubblico armato di smartphone oltre le transenne del red carpet, l’ingrediente che fa respirare l’aria di festival, si saprà qualcosa di più preciso a ridosso dell’evento. “Ci saranno maggiori ospiti internazionali, saranno reintrodotti il villaggio e l’area food all’interno dell’Auditorium. Speriamo di potere aumentare le presenze nelle sale, anche se per ora ci stiamo tarando sul numero della scorsa edizione”, ha annunciato Francesca Via. Inoltre, ha continuato, “abbiamo cambiato il sistema di prenotazione biglietti. Abbiamo scelto lo stesso che usa la Mostra del Cinema di Venezia, ‘Boxol’, per non avere le difficoltà avute con il precedente”. Se sarà davvero un “festival libera tutti” sarà comunicato durante la conferenza stampa del 6 ottobre. Intanto, per quanto riguarda il red carpet sarà sicuramente aperta tutta la zona alta della Cavea in modo che il pubblico possa vedere chi passa.