Esplosione Ravanusa, sotto casa del professore Carmina il punto di rottura della rete del gas

Esplosione Ravanusa, sotto casa del professore Carmina il punto di rottura della rete del gas


I primi accertamenti tecnici sul suolo di via Trilussa, a Ravanusa, hanno portato all’individuazione del punto

di rottura della rete di fornitura del gas metano. Il tubo si sarebbe infatti rotto proprio sotto casa del

professore Carmina.

Le perizie in via Trilussa, a Ravanusa, cominciano a dare i loro esiti. Dopo due giorni di operazioni, i

consulenti tecnici del pm e quelli di parte scelti da Italgas Reti hanno individuato tramite alcuni scavi il

punto esatto di rottura della rete di metano posta al di sotto del manto stradale in prossimità dell’abitazione

del professor Pietro Carmina, una delle 9 vittime dell’esplosione che ha distrutto un’intera palazzina. Le

operazioni sono state proseguite manualmente e, in prossimità di un punto di rottura, è stata individuata

giorni dopo l’esplosione una residua sacca di gas metano domestico distinguibile dall’odore. Gli

accertamenti proseguiranno anche nella giornata di oggi 6 gennaio.

Le prime ipotesi formulate sull’esplosione riguardano una perdita di gas nella palazzina che ha poi creato

un accumulo sotterraneo, spostando la bolla di metano anche verso le abitazioni limitrofe. Altre

acquisizioni tecniche saranno diffuse con il prosieguo delle indagini se non contrastanti con il segreto

investigativo e le garanzie previste per i 10 indagati nei vertici di Italgas Reti. La notifica dell’iscrizione alle

indagini era secondo gli inquirenti un “atto dovuto”, necessario per portare avanti gli accertamenti irripetibili

in via Trilussa. L’intera area resta delimitata e interdetta al pubblico. Messa in sicurezza, è accessibile

soltanto a Vigili del fuoco, inquirenti e forze dell’ordine. Saranno ancora lunghe le indagini su quanto

avvenuto. Il prossimo passo sarà infatti capire cosa possa aver causato la rottura della rete di fornitura. Le

ipotesi sono diverse per il momento e tutto da verificare: la prima vede protagonista un impianto vecchio,

mentre la seconda prevede l’imprevisto di una frana. Oppure potrebbe essere stata la mancanza di

manutenzione a causare la tragedia.

I reati ipotizzati restano per il momento omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Qualunque cosa

potrebbe aver innescato l’esplosione, anche solo un interruttore della luce.