Esplode una ditta di vernici alle porte di Verona: un operaio morto tra le fiamme
L’uomo era stato visto la mattina al lavoro dai colleghi, ma mancava all’appello in seguito all’esplosione e all’incendio della fabbrica di vernici a Poiano.
Un operaio è morto questo pomeriggio nell’esplosione e incendio di una fabbrica di vernici a Poiano, alle porte di Verona. L’uomo, che risultava inizialmente disperso, è stato trovato senza vita dai soccorritori. Tutti gli altri dipendenti del colorificio Casali di Quinto, circa una cinquantina, sono riusciti a mettersi in salvo e a uscire dall’edificio. All’appello ne mancava uno, l’operaio trovato poi senza vita: i colleghi lo avevano visto la mattina al lavoro, ma quando si sono contati in seguito all’esplosione hanno visto che lui non era presente. Invano i soccorritori lo hanno cercato sperando di trovarlo vivo, ma così non è stato. Le generalità dell’operaio non sono state ancora diffuse.
Esplosione nella fabbrica di vernici: obbligo di chiusura finestre nella zona
Al momento non sono note le cause dell’esplosione, avvenuta all’interno del colorificio Casati di Quinto, in Valpantena. I Vigili del Fuoco hanno lavorato ore per spegnere l’incendio e mettere in sicurezza la zona, coadiuvati dalla Polizia Locale che ha chiuso al traffico l’intera zona tra Poiano e Quinto. A preoccupare, date le vernici trattate dalla ditta, i fumi che si sono sparsi nella zona in seguito all’incendio. Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha emanato un’ordinanza con l’obbligo di tenere chiuse le finestre: “Incendio al colorificio Casati di Quinto – il messaggio del primo cittadino – Ho firmato l’ordinanza con l’obbligo di tenere chiuse le finestre entro un km dalla frazione. In via precauzionale, e in attesa delle analisi Arpav, l’indicazione vale anche per le zone limitrofe oltre al chilometro”.