Elicottero caduto a Foggia, nessuna scatola nera a bordo: cosa sappiamo finora

Elicottero caduto a Foggia, nessuna scatola nera a bordo: cosa sappiamo finora


Continuano le indagini sia della procura di Foggia che dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo per

ricostruire cosa sia accaduto all’elicottero precipitato sabato. A bordo non vi erano scatole nere.


Nessuna scatola nera a bordo dell’elicottero caduto sabato nel Gargano, nella zona di Foggia, e costato la

vita a sette persone. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), che sta indagando sull’accaduto,

ha fatto sapere attraverso una nota che “ai fini dell’inchiesta non saranno disponibili i dati dei registratori di

volo (le cosiddette “scatole nere”), perché la normativa aeronautica vigente non ne prevede

obbligatoriamente l’installazione a bordo di aeromobili del tipo coinvolto nell’incidente”.

Le attività dell’Ansv, l’autorità posta in posizione di terzietà rispetto al sistema aviazione civile, che, per

legge, è preposta allo svolgimento dell’inchiesta di sicurezza, finalizzata alla individuazione delle cause

dell’evento, sono andate avanti per l’intera giornata di ieri, domenica 6 novembre, a Castelpagano di

Apricena, dove l’elicottero A109E registrato con targa I-PIKI si è schiantato.


Recuperati i corpi delle 7 vittime dell’elicottero

Intanto sono state recuperate le salme delle sette vittime del disastro aereo. Ieri i soccorritori erano stati

costretti ad interrompere le ricerche a causa delle condizioni meteo avverse: nel pomeriggio, infatti, un

violento temporale si era abbattuto sul Foggiano. Al loro arrivo, i soccorritori hanno trovato sei corpi tra le

lamiere del relitto, mentre uno, quello del medico, Maurizio De Girolamo , di 64 anni, era stato sbalzato fuori

dell’abitacolo.

Tra le sette vittime anche una famiglia dei turisti sloveni che sabato da Lubiana era arrivata alle Tremiti:

erano Bostjan Rigler, di 54 anni direttore tecnico della principale tv commerciale slovena la Pro Plus, sua

moglie MatejaCurk Rigler, di 44, Jon Rigler di 44 e la piccola Liza Rigler, di 13 anni. I due piloti sono Luigi

Ippolito, di 60 anni, il più esperto della compagnia Alidaunia, e Andrea Nardelli, di 39.

Intanto proseguono contestualmente anche le indagini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia coordinati dalla locale procura che ha aperto un’inchiesta per omicidio e disastro colposo: dovranno accertare le possibili cause del disastro e capire se vi sono responsabilità penali nei confronti di soggetti a vario titolo coinvolti. Stando a quanto ricostruito finora sembra che l’elicottero fosse partito dall’arcipelago delle Diomedee intorno alle 9 di sabato mattina con condizioni meteo non buone, prima di sparire dai radar intorno alle 9.40.