Elettricista cade in un cantiere, meccanico schiacciato da un carroponte: ieri due morti sul lavoro

Elettricista cade in un cantiere, meccanico schiacciato da un carroponte: ieri due morti sul lavoro
Un elettricista di 63 anni e un meccanico di 74 sono morti nella giornata di ieri mentre erano al lavoro: il primo è precipitato da un’impalcatura, il secondo è stato schiacciato da un ponte idraulico.

Un operaio elettricista di 63 anni di cui non sono state ancora rese note le generalità, se non che era originario di Massa (Massa Carrara), è stato trovato morto nel cantiere di una casa di nuova costruzione in località Dogana di Ortonovo, a Luni (La Spezia), poco lontano dalla zona archeologica. Secondo le prime informazioni, l’uomo sarebbe caduto da un’impalcatura, probabilmente in seguito a un malore, riportando un violento trauma cranico e facciale.

Sempre nella giornata di ieri un uomo di 74 anni, Alcide De Gasperi, è morto a Lucca per le ferite riportate dopo essere stato schiacciato da un ponte idraulico per alzare le auto. L’anziano, ex meccanico, è deceduto nella sua proprietà a Cerasomma, nel comune di Lucca. A lanciare l’allarme il figlio dell’anziano. Sul posto sono intervenute l’ambulanza infermieristica della Croce Verde di Lucca, l’ambulanza del Turchetto con medico a bordo e un’ambulanza della Misericordia di Guamo, oltre alla Polizia di Stato e ai vigili del fuoco. I soccorritori hanno tentato una corsa disperata verso l’ospedale ma l’uomo è morto durante il tragitto. Ancora tutti da definire i contorni della vicenda e soprattutto cosa possa aver provocato l’incidente. A Cerasomma è intervenuta anche una pattuglia della polizia.

Nel 2022 aumentati gli infortuni sul lavoro, morti in calo
Le denunce presentate all’Inail tra gennaio e dicembre 2022 indicano un aumento degli infortuni, che sfiorano quota 698mila e segnano un +25,7% rispetto al 2021. Sono 1.090 i casi mortali denunciati, il 10,7% in meno rispetto all’anno precedente, segnato dal picco della pandemia Covid. La mortalità sul lavoro appare però in aumento tra i più giovani: 196 le vittime tra i 25 e i 39 anni (furono 153 nel 2021) e 22 tra gli under 20 (contro le 10 nel 2021). Aumentano anche le patologie di origine professionale denunciate: 60.774 (+9,9%).

EL PRIMO MESE DEL 2023 SI CONTANO GIÀ 43 VITTIME SUL LAVORO.
UN LAVORATORE SU QUATTRO È DECEDUTO IN LOMBARDIA
SONO STATI 34 GLI INFORTUNI MORTALI IN OCCASIONE DI LAVORO, MENTRE SONO 9 QUELLI IN ITINERE.
RISPETTO ALLO SCORSO ANNO SI CONTANO 3 VITTIME IN MENO. MA PER L’OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO VEGA ENGINEERING DI MESTRE SI TRATTA DI UNA FLESSIONE POCO SIGNIFICATIVA CHE CONTINUA A DEFINIRE UNA SITUAZIONE MOLTO ALLARMANTE.

ED È PIÙ CHE TRAGICA, SOPRATTUTTO, L’INCIDENZA DI MORTALITÀ DEI GIOVANISSIMI CON UN’ETÀ COMPRESA TRA I 15 E I 24 ANNI. PIÙ CHE QUADRUPLA RISPETTO AI COLLEGHI TRENTENNI E QUARANTENNI.

ANCHE NEL PRIMO MESE DEL 2023, POI, GLI STRANIERI HANNO UN RISCHIO DI INFORTUNIO MORTALE MOLTO SUPERIORE AGLI ITALIANI, CONFERMATO DA UNA INCIDENZA DI MORTALITÀ QUASI TRIPLA.

NOTEVOLE INVECE IL DECREMENTO DELLE DENUNCE DI INFORTUNIO COMPLESSIVE (MORTALI E NON): -31,4% RISPETTO A GENNAIO 2022.  A DIMINUIRE IN MODO PIÙ CHE SENSIBILE SONO LE DENUNCE NEL SETTORE DELLA SANITÀ.  A CONFERMA PROBABILMENTE DELLA CONCLUSIONE DELL’EMERGENZA SANITARIA. 

L’ATTIVITÀ MANIFATTURIERA È IL SETTORE PIÙ COLPITO.