Edoardo Siravo sul set della serie ” Le Fate Ignoranti di Ozpetek e teatro

Nei prossimi mesi, l’attore romano Edoardo Siravo non sarà soltanto impegnato sul set de Le Fate Ignoranti, la nuova serie diFerzan Özpetek, tratta dall’omonimo film del 2001, dove interpreterà Valter. Siravo tornerà infatti in scena a teatro con il Prometeo di Eschilo e continuerà ad occuparsi della Fondazione Piccolomini, di cui è Presidente, proprio come ci ha raccontato in questa breve intervista.


Edoardo, parliamo dei prossimi progetti teatrali che la vedranno protagonista.

“Sì, il teatro sta finalmente riprendendo. Quest’estate riprenderò con lo spettacolo del Prometeo di Eschilo, che ha avuto un buon successo anche l’estate scorsa, nonostante la pandemia. Il prossimo inverno, sperando nella riapertura totale dei teatri, dovremmo portarlo anche a Roma. Avrà la regia di Patrick Rossi Gastaldi. Con me ci saranno altri quattro attori: mia figlia Silvia Siravo, Gabriella Casali, Ruben Rigillo e Alessandro D’Ambrosio. Questa estate dovremmo riuscire a fare un po’ di programmazione nei teatri antichi, che sono la mia passione. Poi vediamo come andranno le cose questo inverno…”

Immagino non sia semplicissimo tornare in scena con tutte le norme anti-Covid da seguire, no?

“No, non lo è. In primis bisogna vedere come risponde il pubblico. Una parte dello stesso, che amava molto il teatro, ha un po’ di paura, ma credo fermamente che i teatri antichi siano uno dei luoghi più sicuri. Sicuramente in maniera maggiore rispetto alla movida. Non si rischia assolutamente nulla a vedere uno spettacolo, dato che tutti i teatri che sono contingentati. La ripresa fa sicuramente bene al corpo, ma anche allo spirito. Questa macchia si sconfigge probabilmente anche attraverso un percorso di spiritualità. Bisogna riaffrontare i temi importanti della vita alla base dell’essere umano, che vengono citati anche nel Prometeo”.

Ha anche qualche altro progetto in ballo?

“Sicuramente sto cercando di riprendere in mano tutti i progetti che sono stati bloccati dal Covid. A ottobre dovrei essere a Ravenna per un Faust a teatro di Riccardo Muti, interrotto a sua volta lo scorso anno. Continuo ad occuparmi degli attori indigenti della Fondazione Piccolomini, di cui sono Presidente, motivo per cui cerco di essere presente. Anche questa è una parata importante da mandare avanti, visto che la nostra categoria sta soffrendo molto”.

Inoltre, in questo periodo ci sono state anche tante iniziative che hanno coinvolto la Nazionale Italiana Attori, fondata da Pier Paolo Pasolini.

“Esatto. Sono Presidente della Nazionale Attori; anche lì stiamo ricominciando pian piano a rifare le partite. Diamo il nostro contributo per la beneficienza e portiamo un po’ di allegria alle persone che stanno peggio di noi. Per il resto, posso dirle che, ovviamente, per l’anno prossimo sono in cantiere anche altre cose. Non starò sicuramente fermo col teatro, il cinema e la televisione. Vediamo quindi cosa succederà”.

Anche perché penso ci siano delle cose di cui non può ancora parlare…

“Sì. C’è un po’ di progettualità; delle cose che cerco di progettare, ma in questi casi bisogna aspettare prima di parlarne”.

Roberto Mallò per MassMedia Comunicazione