Edoardo Purgatori in un documentario sul bullismo che fará discutere
” Il mio documentario di denuncia ikos accusa pubblicamente alcuni miei
ex compagni e vecchie conoscenze del mio paese di istigazione al suicidio
e bullismo omofobico. La mia non è una vendetta ha un altro nome si chiama
“giustizia” contro atti balordi e violenti perpetuati per anni su cui ho taciuto per
troppo tempo. Questa gente è giusto che faccia i conti con quello che ha fatto
e attraverso questa storia tutti i bulli”.Giuseppe Sciarra
Dopo il successo televisivo ottenuto con il ruolo di Emiliano Lupi fidanzato storico di Annuccia in un medico in famiglia, Edoardo Purgatori è stato protagonista a teatro di Mine Vaganti per la regia di Ferzan Ozpetek a cui hanno fatto seguito – sempre per l’autore delle fate ignoranti – dei ruoli nella dea fortuna e nell’ultimo spot di natale di Unicredit dove Purgatori interpreta uno dei due fidanzati della coppia omosessuale.
L’attore romano ha in cantiere una docufictiondestinata a fare molto scalpore”,
Ikos” di Giuseppe Sciarra, regista che ha suscitato un vespaio in molti festival
con il cortometraggio Venere è un ragazzo per una presunta scena di blasfemia.
A quanto pare in questo nuovo lavoro del regista foggiano prodotto da Andrea
Natale, Sciarra, denunciará pubblicamente i soprusi e le violenze ricevute per
anni da bambino da un gruppo di bulli del suo paese di origine. Purgatori sarà
la voce narrante della storia e vivrá una sorta di transfer in cui si trasformerà
in Sciarra.
Ikos si preannuncia un lavoro fortemente drammatico la cui finalità è sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica su un tema scomodo come il bullismo, in tal senso per stessa ammissione del regista è un atto politico che vuole smuovere le coscienze per spingere le istituzioni a realizzare quanto prima un disegno di legge efficace per contrastare il bullismo.
Link promo Ikos: https://vimeo.com/509321792
Link intervista a Giuseppe Sciarra e Andrea Natale su Ikos per la vasca dei pesci tv:https://youtu.be/LVt8ZoepZN8
“Mi ricordo che da bambino alcuni miei coetanei quando camminavo per strada mi
sputavano in faccia, altri mi lanciavano delle pietre addosso. Ma ció che mi feriva
di più erano le loro risate sguaiate, scomposte, volgari. C’era una crudeltà e una cattiveria
gratuita nelle loro vessazioni contro di me che io non capivo. Gli insulti, le minacce, le
umiliazioni erano una costante, io non uscivo più di casa, giorno per giorno morivo.
Ho taciuto per ventitre anni quello che ho subito al mio paese, ora voglio che tutti
sappiano cosa ho vissuto e come sono sopravvissuto a sette anni di inferno.
Ora ho deciso di parlarne pubblicamente. Voglio che questi vigliacchi e i loro
complici di lazzi e grosse grasse risate, sappiano che oggi l’opinione
pubblica condanna il bullismo”. Giuseppe Sciarra
www.elasticmedianews.it editor Nunzio Bellino