Cosa rimane, l’esordio narrativo della poetessa e scrittrice Rita Pacilio
Il romanzo Cosa rimane, pubblicato con Augh Edizioni per la collana Frecce, segna l’esordio narrativo della
poetessa e scrittrice Rita Pacilio.
Tradotta nel corso della sua carriera letteraria in greco, in romeno, in francese, in arabo, in inglese, in
spagnolo, in catalano, in georgiano e in napoletano, con questa storia ambientata tra il Nord e il Sud
dell’Italia negli ultimi anni Duemila, ma con rimandi storici che vanno dagli anni Cinquanta ai Novanta,
l’autrice attraverso la protagonista Lorena e i personaggi collaterali affronta tematiche fondamentali quali
l’inclusione, la diversità e l’incontro virtuale, toccando sentimenti forti in cui riconosciamo nitidamente
l’amore, la rinuncia, la paura, l’umiliazione, la vergogna e la privazione.
“Ci sono voluti anni di poesia e memoria, sentimenti e incontri per fare l’esperienza del romanzo – ha
dichiarato la scrittrice Rita Pacilio. Potrei definire Cosa rimane un osservatorio sulla storia, ma anche sulla
contemporaneità. Vicende umane e destini che aderiscono a ferite aperte intrise di metafore malinconiche
e al tempo stesso fiduciose. Fede, pathos e speranza animano la coscienza della protagonista, Lorena, che
è la spia luminosa intorno a cui ruotano significati simbolici, personaggi e avventure”.