E’ disponibile in libreria ” Panni sporchi per Martinengo “, il romanzo noir dello scrittore astigiano Fabrizio Borgio


È disponibile in libreria e negli store online “Panni sporchi” (Fratelli Frilli Editori) il nuovo romanzo di Fabrizio

Borgio, che vede protagonista l’investigatore privato Giorgio Martinengo.


Il noir è ambientato tra le Langhe e Monferrato. Come tutte le storie di Fabrizio Borgio il libro nasce per

sedimentazione: «Raramente affronto una sola tematica nei miei libri, penso che mostrare sfaccettature fra

le più disparate all’interno della stessa vicenda renda la trama più interessante e articolata. Parto da

un’idea e poi, rileggendo appunti sparsi mi ritrovo a incastrare concetti diversi costruendo le trame.» –

spiega l’autore – «In particolare in questo libro mi interessava introdurre alcune considerazioni sul concetto

di famiglia, sulla differenza tra la famiglia come sentimento rispetto alla famiglia come istituzione. Il resto

quasi conseguenze».


In “Panni Sporchi per Martinengo” viene affrontato anche il tema del caporalato, un fenomeno ancora molto

diffuso non solo nel sud Italia. In merito allo sfruttamento dell’uomo, lo scrittore astigiano commenta:

«Perché è una realtà presente e diffusa anche nel profondo nord, perché è un’orrenda pratica che non si è

estinta e che a dispetto dell’essere nel ventunesimo secolo, condizioni che inconsciamente credevamo

appannaggio del passato sono vive e fiorenti. Il caporalato è una barbara metafora e in troppi aspetti

e riflette il mondo del lavoro, oggi».


Sinossi Giorgio Martinengo riesce a trovarsi lavoro anche durante un pranzo di Natale con i parenti. Tutta la

famiglia, che di rado si riunisce al completo. La famiglia di Giorgio non si ama come tante altre al mondo e

quando la magna Luisa, sua zia, gli propone un’indagine patrimoniale su suo marito, quell’idea in Giorgio si

rafforza. Livio Baudino, lo zio mandrogno, il parente acquisito un po’ spaccone ha messo Betesio, lo zio

, in una costosa e prestigiosa casa di cura a San Costantino Belbo, piccolo comune della Langa. La retta è

alta ma Livio Baudino non si fa il minimo scrupolo e oltre ad accollarsi quella spesa riesce a condurre uno

di vita sontuoso. E senza toccare le finanze di famiglia. Questo inquieta magna Luisa e incuriosisce Giorgio

che accetta. Poco tempo dopo, è contattato da una ditta di Alba, l’Eno Drink, specializzata in bevande

isotoniche e bibite a base di mosto non fermentato, una derivazione dell’indotto dall’inflazionato mercato

vinicolo. Giacosa, il titolare, sospetta che il suo braccio destro, il giovane e ambizioso Derek Bosso,

conduca il doppio gioco con una ditta concorrente. Un ingaggio classico per Martinengo che grazie alla sua

esperienza non trova particolarmente difficile da eseguire. Le cose cominciano a prendere una piega

amara quando sembra che il contatto di Derek Bosso con la concorrenza sia l’affascinante Melissa Pozzo,

moglie di Alessandro Baudino, il fratello minore di Livio Baudino, il quale grazie anche al suo supporto, ha

appena avviato una società che si occupa delle stesse bevande della Eno Drink. Come se non bastasse, è

proprio Alessandro Baudino a cercare Giorgio e ingaggiarlo per indagare sulla presunta infedeltà della

moglie e il tutto mentre le indagini su Livio portano a società sospette e a una cooperativa di Canelli in odor

di caporalato. Intanto, durante un torrido settembre, si preparano le vendemmie. Indagini multiple, grane di

famiglia, mafie dall’est e l’aiuto di un outsider dai modi spicci e le mani pesanti attendono Martinengo e

sarà tutto più difficile.


L’autore Fabrizio Borgio nasce ad Asti il 18 giugno 1968. Appassionato di cinema e letteratura, affina le sue

nell’adolescenza iniziando a scrivere racconti. Trascorre diversi anni nell’Esercito. Lasciata l’uniforme,

bazzica gli ambienti artistici astigiani, segue stages di sceneggiatura con personalità del nostro


cinema, tra cui Mario Monicelli, Giorgio Arlorio e Suso Cecchi d’Amico. Collabora proprio come

sceneggiatore e soggettista assieme al regista astigiano Giuseppe Varlotta. La fantascienza, l’horror, il

mistero, il fantastico “tout court”, gialli e noir sono i generi che maggiormente lo coinvolgono e interessano

ma non si pone paletti di sorta nella sua scrittura. Esordisce partecipando con un racconto breve al

letterario “Il nocciolino” di Chivasso e ricevendo il premio della giuria. Ha pubblicato Arcane le Colline nel

2006 e La Voce di Pietra nel 2007. Per Fratelli Frilli Editori pubblica nel 2011 Masche (terzo classificato al

Lomellina In Giallo) e nel 2012 La morte mormora. Nel 2014 esce Vino rosso sangue, il primo noir che vede

l’investigatore privato Giorgio Martinengo cui seguono Asti ceneri sepolte, Morte ad Asti (Menzione d’onore

al festival Giallo Garda 2018) e La Ballata del Re di Pietra (2019). Suoi racconti sono ospitati nelle antologie

Finestra sul noir e 44 gatti in noir. Sempre nel 2018 ha firmato la sceneggiatura con il documentarista

Antonio De Lucia del cortometraggio Io resto ai surì in fase di distribuzione. L’ultima pubblicazione è Panni

Sporchi, quarta indagine di Giorgio Martinengo.