Due parole con la vincitrice della terza edizione di ” The Coach “, Federica Gili , che ha deciso di raccontarsi in quest’intervista

Federica Gili è la coach vincitrice della terza edizione di The Coach. Un’esperienza, quella nel programma, che custodisce nel cuore.

Sono arrivata a The Coach tramite una mia allieva. Un giorno è venuta a lezione e mi ha comunicato che mi aveva iscritto ai casting  del talent. Anche se non è stata una mia scelta personale, mi sono detta di rischiare.Ho avuto un istinto subito molto forte nei confronti di Agata Reale. Ho apprezzato la sua grande professionalità e sensibilità. Il mio percorso a The Coach è stato più empatico ed emotivo, che non concreto e verbalizzato. Nella vita faccio il coach in generale. Ho una scuola, mi occupo di coaching; prima mi occupavo di formazione del personale e scrivo progetti per le scuole. Sono abituata a lavorare in team, motivo per cui volevo fare il vocal coach anche lì

Nel suo percorso nel talent di 7Gold, Federica si è occupata in toto della crescita dei ragazzi, ed ha trascorso intere giornate, per impartire loro i giusti insegnamenti, lontana dal suo cellulare.

Mollavo il telefonino, che è davvero un segno forte, alle 8.00 e lo riprendevo alle 23.30. Mi staccavo totalmente dalla vita, al fine di dedicarmi a The Coach, e poi riprendevo con le mie cose di lavoro. Il programma ti fa entrare in un tunnel, dove sai che uscirai dopo molto tempo. E’ una sorta di ‘galera costruttiva’. Sono una persona che è solita consigliare ciò che fa crescere. The Coach è un’esperienza e faticosa, che ti mette di fronte a cose particolari, con dei meccanismi televisivi spietati e molto distanti da ciò che uno si aspetta. Ti mettono nella condizione di capire qualcosa che va al di là di quello che sei abituato a vedere tutti i giorni”.

Federica ha un buon ricordo di tutti i giurati. Ha definito Bianca Atzei, intervenuta soltanto per la finalissima del 4 giugno, un’artista con tante cose da dire attraverso la sua bella vocalità, mentre crede fortemente che Maura Paparo sia una grande coreografa e professionista. Massimiliano Varrese lo trova completo artisticamente, oltre che obiettivo e schietto. Meriam Jane, pur essendo un giudice giustamente severo, l’ha conquistata per la sua vocalità fantastica e meravigliosa. Infine, Davide Franconeri l’ha percepito un po’ in difficoltà nei confronti della preparazione artistica e professionale dei suoi colleghi giurati. Un pensiero derivante dal fatto che, probabilmente, da ballerino si è ritrovato a giudicare tanti cantanti. Infine, la Gili ha espresso parole di ammirazione per Siba, il cantante con cui ha condiviso la vittoria.

Siba lo adoro. Ho detto subito che aveva le idee, anche se è un ragazzo che fa un genere musicale in netta antitesi con quella che è stata la mia formazione di didattica vocale, visto che il rap e il trap sono molto distanti da me. Siba aveva un messaggio da dare; i suoi testi non erano banali E’ un artista in cui ho creduto e che sono felice di avere portato fino alla fine”.