Due agricoltori schiacciati, un operaio caduto dall’impalcatura: ieri altri tre morti sul lavoro
Non si arresta la strage sui luoghi di lavoro: nella giornata di ieri, 30 settembre, almeno tre persone hanno
perso la vita: si tratta di due agricoltori schiacciati dal trattore che stavano guidando in Piemonte e in
Abruzzo e di un operaio edile caduto da dieci metri di altezza mentre riparava un tetto.
Pierluigi Pesci, un uomo di 60 anni residente a Sommariva Perno (Cuneo), è morto ieri pomeriggio – giovedì
30 settembre – in un appezzamento di terra in località Roccabella a Roddi. L’uomo stava lavorando in un
noccioleto ed era impegnato in delle operazioni a bordo del proprio trattore quando, per cause ancora in
corso di accertamento, il mezzo si è ribaltato, schiacciandolo. Inutili i soccorsi prestatigli dal personale
dell’Emergenza 118, che ha fatto arrivare sul posto un’eliambulanza, e dai Vigili del Fuoco giunti dal vicino
distaccamento di Alba insieme ai Carabinieri della Stazione albese. Sulla dinamica del sinistro stanno ora
indagando gli ispettori dello Spresal, il servizio prevenzione infortuni dell’Asl Cn2, insieme ai militari
dell’Arma.
Un agricoltore morto nel teramano
Il drammatico incidente si inserisce nel pesante computo delle oltre 770 vittime del lavoro registrate in
Italia dall’inizio dell’anno. Solo ieri sono stati tre i morti accertati. Oltre a Pierluigi Pesci a perdere la vita
lavorando i campi è stato anche il 71enne Gabriele Grosso a Mosciano Sant’Angelo (Teramo). L’uomo era
alla guida del suo trattore e stava percorrendo una strada scoscesa quando il mezzo, che aveva un carro
agganciato dietro, si è rovesciato, schiacciandolo. L’allarme è scattato ad ora di pranzo quando non è
tornato a casa. Sul posto il 118 per i soccorsi, ma l’anziano era già deceduto. Intervento anche di vigili del
fuoco e carabinieri.
Operaio edile morto nel reggiano
A Borzano ad Albinea, nel Reggiano, ha invece perso la vita un operaio edile di 56 anni a causa delle gravi
lesioni riportate dopo una caduta da circa 10 metri d’altezza mentre stava lavorando alla manutenzione del
tetto. Secondo una prima ricostruzione del personale del Servizio Prevenzione e sicurezza della Medicina
del Lavoro di Reggio Emilia intervenuto insieme ai Carabinieri di Albinea, l’uomo si trovava su una
impalcatura quando, per cause ancora in corso di accertamento è precipitato al suolo. Anche nel suo caso i
soccorsi si sono rivelati inutili.