Dopo scandali Hammer,incerto futuro film Assassinio sul Nilo
Disney prende tempo per sequel Assassinio sull’Orient Express
NEW YORK, 31 MAR – Una nuova tegola pende in casa Disney, si chiama Assassinio
sul Nilo (Death on the Nile) il film sequel di Assassinio sull’Orient Express diretto ed
interpretato da Kenneth Branagh e la cui uscita è stata già rinviata diverse volte, ben
sei, la nuova data è ora febbraio 2022. Il problema non è la pandemia bensì Armie
Hammer, che ha il ruolo di Simon Doyle, e gli scandali sessuali da cui di recente è stato travolto.
Il film è già pronto e Hammer ha un ruolo importante e qualsiasi modifica costerebbe
milioni di dollari alla produzione. Secondo quanto scrive Variety citando una fonte, non
ci sono molte soluzioni per la Disney se non quella di dire che ‘centinaia di persone
hanno lavorato al film e non sarebbe giusto dare un colpo di spugna a tutto solo per
gli errori di una persona’.
Oppure Assassinio sul Nilo potrebbe saltare completamente il passaggio in sala
cinematografica e uscire solo in streaming su Hulu
Niente più film per Armie Hammer. Secondo Variety, l’attore travolto dalla scandalo
delle accuse di stupro (precisiamo: ancora tutte da dimostrare in tribunale) non
reciterà più accanto a Mads Mikkelsen nel film drammatico sulla Guerra Fredda,
The Billion Dollar Spy. Hammer è stato accusato di stupro ad inizio marzo 2021,
accusa che l’attore nega fermamente. La polizia di Los Angeles aveva infatti
affermato che la star di Social Network e Chiamami con il tuo nome era risultata
indagata per violenza sessuale ai danni di una donna di 24 anni conosciuta solo come Effie.
La ragazza, assieme al suo avvocato, aveva presentato la sua versione dei fatti durante una conferenza stampa affermando che lo stupro era avvenuto nel 2017. A quel punto è intervenuto l’avvocato di Hammer che ha descritto l’accusa come “oltraggiosa” e ha detto che tutti i rapporti del suo assistito con la donna erano “completamente consensuali, discussi e concordati in anticipo e reciprocamente partecipativi”.
A gennaio scorso, quindi prima delle accuse formali di stupro, il 34enne attore californiano aveva lasciato di sua volontà il set del film Shotgun Wedding con Jennifer Lopez dopo che erano finite di pubblico dominio sui social alcuni messaggi Whatsapp dove l’attore avrebbe descritto nel dettaglio le sue morbose fantasie sessuali. Altro set mollato in pochi secondi è stato quello di The Offer, una serie tv sulla realizzazione del film Il Padrino. In The Billion Dollar Spy, Hammer doveva interpretare un agente della CIA nella Mosca degli anni ’70/’80 che raccoglie segreti militari da un ingegnere sovietico in fuga. I rappresentanti della produzione del film non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali sulla cancellazione della presenza di Hammer dal cast, ma diverse testate hanno come fatto i conti in tasca all’attore verificando che gli unici film in cui lo vedremo al cinema, Covid permettendo, saranno Next Goal Wins di Taika Waititi, insieme a Michael Fassbender ed Elisabeth Moss, e l’adattamento di Kenneth Branagh de La morte sul Nilo di Agatha Christie, ovvero i film già conclusi prima che le accuse ne travolgessero l’immagine pubblica.
www.elasticmedianews.it editor Nunzio Bellino