Chieti, picchiava la moglie se non gli preparava la cena e la costringeva a dormire per terra

Chieti, picchiava la moglie se non gli preparava la cena e la costringeva a dormire per terra


Una donna di Chieti, in Abruzzo, ha denunciato suo marito che l’ha per decenni maltrattata. A seguito delle

indagini è stato scoperto “un quadro di relazioni domestiche improntato alla unilaterale sopraffazione

morale e materiale”.

“Un quadro di relazioni domestiche improntato alla unilaterale sopraffazione morale e materiale”. Sono le

testuali parole scritte dagli inquirenti che hanno indagato sul caso di una donna di Chieti, in Abruzzo,

costretta dal marito per almeno tre anni a dormire sul pavimento perché – a dire dell’uomo – russava

troppo forte di notte; un’umiliazione che però ha rappresentato solo la punta di un iceberg molto più grande:

in trent’anni di matrimonio, infatti, sono state innumerevoli le aggressioni fisiche e gli abusi psicologici

praticati dall’uomo, che ha poi patteggiato due anni di carcere con sospensione della pena. La donna,

inoltre, ha anche chiesto la separazione.

Stando a quanto riferisce Il Centro, il marito avrebbe costantemente denigrato e umiliato la moglie,

“deprivata del proprio ruolo familiare e perfino della propria dignità, nonostante si tratti di persona attiva e

autosufficiente”. Non solo: dopo la richiesta di separazione gli abusi sono aumentati e le aggressioni

avvenivano per le ragioni più disparate, ad esempio se la cena non era pronta. In un episodio riportato dagli

inquirenti “l’uomo le sferrava un calcio alla gamba per il fatto che era tornata tardi dal lavoro e dunque non

gli aveva fatto trovare la cena pronta”, si legge. In un’altra occasione, invece, il 58enne l’ha rincorsa con un

attrezzo da giardinaggio “ingiuriandola e minacciandola, spaventandola al punto che non era voluta

rientrare a casa”. Nei verbali dell’inchiesta sono state riportate gli avvertimenti del 58enne, frasi  come

“adesso faccio un tragedia, tu a stasera ci vuoi arrivare?” e “stai zitta, sono bevuto e non sono padrone di

me, posso fare qualsiasi cosa”. Un altro fatto violento è stato filmato con il cellulare dalla figlia della coppia.

Quando la donna ha manifestato l’intenzione di separarsi, l’uomo “ha imposto alla moglie e alla figlia di

andare via di casa e, successivamente, utilizzando la propria macchina come ariete, ha volontariamente

danneggiato, colpendola più volte fino a distruggerla, l’auto della moglie”.