Chi preferisce bere il caffè amaro potrebbe essere uno psicopatico: lo studio

Anon tutti piace berlo, ma per la maggior parte delle persone il momento del caffè è irrinunciabile: a

colazione, a fine pasto o durante la pausa di lavoro, il suo aroma risveglia i sensi quando siamo ancora

assopiti o la stanchezza inizia a prendere il sopravvento. Il caffè è anche simbolo di incontri con amici e

primi appuntamenti, una piacevole scusa per passare del tempo insieme e fare due chiacchiere,

assaporando la più famosa bevanda nera nella versione che si preferisce: con zucchero o amara, con latte

o corretta con del liquore.

Riguardo ai gusti personali relativi al caffè, pare che dicano parecchio circa la personalità di chi lo

consuma: in particolare, secondo uno studio, chi predilige il caffè amaro potrebbe essere uno psicopatico.

 Lo studio è stato svolto in Austria, presso l’Università di Innsbruck, e ha rilevato una possibile

connessione tra la personalità e le preferenze soggettive relative ai gusti alimentari. Gli autori hanno però

sottolineato che le prove a sostegno di questa tesi sono ancora insufficienti.

In generale, questo collegamento sarebbe riconducibile a tutte le bevande e gli alimenti amari.

Ricerche antecedenti avevano mostrato qualcosa di simile: chi predilige cibi dolci ha una personalità più

morbida, in linea con i gusti alimentari, mentre coloro che apprezzano di più i sapori amari avrebbero un

temperamento più ostile e severo.

Partendo da questo assetto, i ricercatori austriaci hanno condotto due esperimenti per approfondire la

questione.

Attraverso internet hanno intervistato 500 persone di fascia d’età e livello di istruzione differenti, chiedendo

loro quali cibi e bevande preferissero fra i vari gruppi – caramelle e torte per la categoria dolci, pancetta e

carne secca per il salato, aceto e limone per l’aspro, i ravanelli e il caffè per l’amaro – e somministrando

quattro test della personalità diversi tra loro.

Nel secondo esperimento, gli autori dello studio hanno domandato ai partecipanti una valutazione

personale circa i diversi sapori degli alimenti in questione, per capire se annoverassero i cibi presi in esame

tra le proprie categorie di preferenze.

In questo modo è stato possibile osservare come la propensione verso i sapori amari sarebbe collegata ai caratteri più “malvagi”, dai tratti sadici e psicopatici.

“Nel loro insieme, i risultati suggeriscono che l’intensità con cui alle persone piacciono cibi e bevande dal sapore amaro è legata a quanto è oscura la loro personalità scrivono i ricercatori.

Il primo esperimento ha evidenziato anche una predisposizione al narcisismo e al machiavellismo in coloro che prediligono il gusto amaro, cosa però non confermata dal secondo test. Se il primo risultato fosse un dato certo, si verificherebbe quella che in psicologia è definita “triade oscura” della personalità: la combinazione di psicopatia, machiavellismo e narcisismo.

La ricerca è dunque ancora acerba per poter affermare con certezza un collegamento fra sapori amari e “cattiveria”: i gusti personali sono influenzati da molteplici fattori, compresa la genetica, pertanto questi dati sono da interpretare con il giusto riserbo.

In ogni caso, a voi come piace bere il caffè? Con zucchero o amaro?