Chi è la 16enne travolta dal treno ad Acquaviva, Angela Giancaspero “era vicina ai binari con le cuffie”
Una tragica fatalità quella avvenuta poco dopo le 20.45 di sabato 23 ottobre nella stazione ferroviaria di
Acquaviva delle Fonti. Ma le polemiche non stanno mancando. A partire dall’ambulanza che, pare, sia
arrivata in ritardo, passando per il “progetto di riqualificazione della stazione bloccato da anni”, come
confermato dal sindaco del comune pugliese, Carlucci.
Un drammatico incidente, una tragica fatalità che ha lasciato sotto choc due comunità. Acquaviva delle
Fonti e Cassano delle Murge piangono Angela Giancaspero, la 16enne morta sabato dopo essere stata
travolta da un treno in Puglia. La giovane è stata risucchiata dall’intercity Lecce-Milano in transito a 100
chilometri all’ora mentre con le cuffiette calate sulle orecchie ascolta musica. La dinamica della tragedia è
però tutta da chiarire: stando alle prime ricostruzioni, la 16enne era coi suoi amici ma ad un certo punto si
sarebbe allontanata da loro per sedersi sulla banchina del secondo binario della stazione ferroviaria di
Acquaviva, nei pressi della linea gialla proprio con le gambe penzoloni sulle rotaie. Non avrebbe dunque
sentito arrivare il treno che arriva proprio perché indossava le cuffie e ascoltava musica probabilmente ad
alto volume. Lo spostamento d’aria generato dalla corsa del convoglio l’avrebbe inghiottita non dandole
scampo.
Polemiche dopo la tragedia del treno
I suoi amici hanno immediatamente chiamato un’ambulanza che — riferiscono testimoni oculari — sarebbe
però giunta dopo 45 minuti. Sicuramente non ci sarebbe stato nulla da fare per salvare la vita di Angela,
eppure su questo ritardo si stanno concentrando polemiche in queste ore. Ma non solo. La tragedia di
sabato ha riacceso l’attenzione su quanto accade da tempo nella stazione ferroviaria di Acquaviva, punto di
ritrovo per gruppi di giovani, come ha spiegato il sindaco Davide Francesco Ruggero Carlucci che solo
poche ore prima dell’incidente – ha raccontato – si era recato nella stazione con la Polizia locale, invitando
i ragazzi “a trascorrere il loro tempo in altri luoghi più sicuri della città”. Ed è stato sempre lo stesso primo
cittadino del comune pugliese, nelle scorse ore sulla sua pagina Facebook, a riferire di un progetto di
riqualificazione della stazione proposto dal Comune ma di fatto fermo. “Sono trascorsi più di 7 anni da
quando, con l’assessore Busto (scomparso proprio pochi giorni fa, ndr) – scrive Carlucci – proponemmo a
Rfi di riqualificare l’area interna alla stazione per creare una velostazione, un luogo per cicloturisti come
che sono presenti ormai in molte località d’Europa. Dal 2014 il Comune, dopo mille incontri, progetti e alte
peripezie burocratiche ha presentato un progetto ed è riuscito a ottenere 300mila euro dalla Regione ma
tutto è fermo per incomprensibili cavilli”.