Caso Abbas: la reazione della madre di Saman dopo la fuga dal matrimonio combinato
Lo sfogo della mamma per il rifiuto di Saman alle nozze combinate col cugino in Pakistan in un incontro coi
servizi sociali ad ottobre: “Come faremo a spiegarlo? Mia figlia è una vergogna”. Intanto il Tg1 ha diffuso
un video in cui si vedono gli stessi genitori della ragazza – probabilmente uccisa in Emilia Romagna – in
partenza per il Pakistan a Malpensa: i biglietti erano stati acquistati sei giorni prima della scomparsa della
giovane.
“Mia figlia è una vergogna per tutta la famiglia”. Quando nel ottobre del 2020 Saman Abbas, 18enne
scomparsa alla fine di aprile a Novellara, fuggì dal matrimonio combinato con un suo cugino connazionale
del Pakistan, la madre Nazia Shaheen era disperata. Più per il fatto che la figlia fosse scomparsa, lo era per
l’accordo ormai sfumato. A testimoniare le sue parole è una persona che prese parte all’incontro
organizzato dai servizi sociali con gli genitori, nel quale veniva loro spiegato la decisione di accogliere
Saman in una struttura protetta “Come facciamo a spiegarlo in Pakistan?”, avrebbe detto la donna, 48enne,
in lacrime. “È un disonore, una vergogna per la nostra famiglia”. La donna è indagata anche lei per omicidio
e occultamento di cadavere. “Mia figlia tanto fa sempre il contrario di quello che diciamo”, aveva
commentato a sua volta il padre, il signor Shabbar Abbas, secondo il testimone presente a quel colloquio.
Nel frattempo le reti Rai hanno trasmesso un filmato nel quale si vedono i genitori della ragazza
all’aeroporto di Malpensa mentre si imbarcavano in un volo diretto in Pakistan. È il 1° maggio scorso e
Saman era già scomparsa da qualche ora (il video in cui si vedono tre persone – per gli investigatori si
tratta dello zio della ragazza e di due cugini – una di loro ha una pala in mano, è del 29 aprile). I biglietti
aerei erano stati acquistati il 26 aprile proprio dallo zio, Danish Hasnain, il presunto autore materialmente
dell’omicidio di Saman. Il padre e la madre sono riconoscibili nei video poiché abbassano la mascherina
per farsi riconoscere ai controlli dei documenti.