Caronia, la foto dei pantaloncini di Gioele e i peli di cane: “Dobbiamo capire a chi appartengono”

Caronia, la foto dei pantaloncini di Gioele e i peli di cane: “Dobbiamo capire a chi appartengono”


Daniele Mondello, padre di Gioele e marito di Viviana Parisi trovati morti nelle campagne di Caronia, ha

pubblicato una foto che mostra i pantaloncini del bambino e ha parlato di un ciuffo di peli di cane non

identificato sul corpo. L’avvocato : “Dobbiamo capire cosa è successo, non ci fermiamo”.


Sono “crivellati” di buchi i pantaloncini di Gioele. Utilizza questo termine Daniele Mondello, marito di Viviana

Parisi e papà del piccolo, scomparsi ad agosto dello scorso anno e ritrovati cadaveri nelle campagne di

Caronia, in Sicilia. In un post pubblicato sul proprio profilo Facebook scrive: “Oggi siamo andati al tribunale

di Patti per ritirare – a pagamento- l’ennesimo CD. Nell’immagine: pantaloncino di Gioele, crivellato di buchi

(ne ho contati 14). Sul suo corpo: un ciuffo di peli di cane (non identificato). A voi le conclusioni”. Il legale

della famiglia ha commentato le ultime notizie sul giallo di Caronia.

“Capire a chi appartenga il Dna estratto dai peli sul corpo di Gioele”


“Per il consulente della Procura – ha detto il legale di Daniele, Claudio Mondello – il corpo di

Gioele non è presente sul luogo in cui viene rinvenuto nei giorni antecedenti la scoperta. II consulente della

Procura, che doveva analizzare le immagini del satellite e le immagini dei droni, ha disperatamente cercato

delle immagini del corpo di Gioele nei giorni antecedenti il rinvenimento di questo corpo, non c’è niente.

Inoltre – aggiunge l’avvocato – sul cadavere di Gioele viene rinvenuto un ciuffo di peli di cane. Da questo

ciuffo di peli di cane viene estratto il Dna che non appartiene a nessuno dei cani campionati. Prima di

chiudere un’inchiesta – continua – specialmente se il corpo di Gioele non era presente sul luogo dei fatti

nei giorni antecedenti al rinvenimento, non hai capito qual è la causa di morte di Gioele né lo puoi stabilire

con certezza perché di Gioele abbiamo solo ossa. Prospetti otto soluzioni alternative avute a riguardo la

morte di Gioele prima di operare a una richiesta di archiviazione in qualità di Procura. Prima cerchiamo di

capire insieme che cosa sia successo – afferma il legale – cerchiamo di capire a quale cane appartenga il

Dna estratto dal ciuffo di peli di cane presenti sul corpo di Gioele”.

Dalla richiesta di archiviazione all’opposizione


Lo scorso luglio il Procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo ha presentato richiesta di archiviazione. “Mia

moglie Viviana Parisi non ha ucciso Gioele”, ha sempre affermato Daniele Mondello. I familiari della dj

morta in Sicilia contestano la tesi dell’accusa secondo cui Viviana dopo un incidente in galleria,

sull’Autostrada Messina-Palermo, sarebbe prima scappata nei boschi e poi avrebbe ucciso il figlio Gioele,

prima di suicidarsi lanciandosi da un traliccio. “Ci sono tante stranezze in questa vicenda che vengono

riportate anche dai consulenti del pm – aveva spiegato l’avvocato di Daniele Mondello – ad esempio, il

luogo in cui è stato trovato il corpo della signora Viviana è una zona boschiva abbastanza silenziosa.

Perché sono stati fatti sopralluoghi, sia di giorno che di notte, ed era possibile udire il rumore di persone e

animali che stavano a distanza anche di 100 metri”. Da qui l’opposizione del papà di Gioele all’archiviazione

del caso: “L’opposizione – afferma il legale – si basa su una serie di punti che sono stati sollevati e

individuati tutti ancorati a elementi probatori. Per agevolare il lavoro del giudice e per agevolare, perché

rimanga agli atti, il nostro lavoro che stiamo in queste ore realizzando, una memoria riepilogativa nella

quale si allegano tutte le fonti e gli elementi di prova a sostegno di quanto rappresentiamo, in modo che

nessuno debba aderire alla nostra tesi o a quella della Procura sulla base di un pulso fiduciario”.