Bimba di tre anni muore dopo essere precipitata dal quarto piano: fermato il compagno della madre

Bimba di tre anni muore dopo essere precipitata dal quarto piano: fermato il compagno della madre

Tragedia a TorinoUna bambina di tre anni è morta in ospedale dopo essere precipitata dal quarto piano di un palazzo di via Milano. E’ successo giovedì 13 gennaio attorno alle 21.30. E’ quindi deceduta dopo essere stata ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Regina Margherita dove, nella notte, è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. Al momento della caduta, in casa erano presenti la madre e il convivente

E’ stato quindi fermato dalla polizia, poco prima delle quattro del pomeriggio di venerdì 14 gennaio, Azhar Mohssine, 32 anni, di origini marocchine, compagno della madre di Fatima. La bambina aveva riportato lesioni multiple al torace e al cranio, lesioni multiple alle ossa. L’intervento dell’equipe di neurochirurghi tecnicamente è riuscito ma Fatima non ce l’ha fatta.

La bambina viveva con la mamma, L. C., italiana di 41 anni, ma giovedì sera nell’appartamento accanto c’era anche Mohssine. Secondo le prime informazioni raccolte, l’uomo, che non è il padre della bambina, era ubriaco. Sempre giovedì mattina in tribunale era stato condannato a otto mesi al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato per il possesso, da lui negato, di una cinquantina di grammi di hashish. La polizia lo ha portato via su una volante poco prima dell’una. Anche la mamma, un amico di Mohssine e altri testimoni sono stati portati in questura per essere ascoltati. La donna e il compagno sono stati ascoltati tutta la notte per capire cosa fosse successo e con chi fosse la piccola al momento della caduta, proprio perché i due abitano nello stesso palazzo ma in due alloggi diversi. Nel pomeriggio di venerdì per lui è scattato il fermo.

La bambina viveva con la mamma, L. C., italiana di 41 anni, ma giovedì sera nell’appartamento accanto c’era anche Mohssine. Secondo le prime informazioni raccolte, l’uomo, che non è il padre della bambina, era ubriaco. Sempre giovedì mattina in tribunale era stato condannato a otto mesi al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato per il possesso, da lui negato, di una cinquantina di grammi di hashish. La polizia lo ha portato via su una volante poco prima dell’una. Anche la mamma, un amico di Mohssine e altri testimoni sono stati portati in questura per essere ascoltati. La donna e il compagno sono stati ascoltati tutta la notte per capire cosa fosse successo e con chi fosse la piccola al momento della caduta, proprio perché i due abitano nello stesso palazzo ma in due alloggi diversi. Nel pomeriggio di venerdì per lui è scattato il fermo.