Sentenza storica a Londra dove si riconosce l’inquinamento cittadino come causa della morte della piccola Ella Adoo-Kissi-Debrah, morta a 9 anni nel febbraio 2013 per una grave forma di asma.
Una battaglia legale esemplare
La madre Rosamund ha sempre lamentato di non essere stata adeguatamente allertata dalle autorità sui livelli di inquinamento dell’area in cui vivevano, la trafficatissima South Circular road. La donna non si è mai rassegnata alla perizia del primo coroner che parlava di morte naturale.
Tutti i paesi devono ripensare i criteri legali delle morti per asma
La madre della piccola Ella, Rosamund Addo-Kissi-Debrah, aveva dovuto portare al pronto soccorso decine di volte la sua bambina e voleva sapere se come lei ci fossero stati altri casi, altri casi di asma così grave. Nessuno le ha dato una risposta. “Credo che il lascito di questa morte – ha detto Rosamund – sia la necessaria introduzione di una nuova legge per tutti i governi del mondo, non sto parlando solo del governo britannico ma dei governi di tutto il mondo. Questa è una cosa seria”.
L’inquinamento come causa di morte e rischio ambientale
L’esperto britannico di inquinamento e rischi ambientali Stephen Holgate spera di far introdurre in tutti gli ospedali e gli ambulatori del Regno Unito una tabella dei rischi con le informazioni sull’inquinamento atmosferico come quelle sul diabete, sul fumo e l’obesità.
L’inquinamento uccide e già da troppo tempo. Le trasformazioni della massiccia industrializzazione ormai da due secoli hanno avvelenato la biosfera intaccandone gli equilibri millenari.
www.elasticmedianews.it editorial director Nunzio Bellino