Terribile incidente stradale oggi a Rosignano Marittimo, un operaio di 55 anni Marco Cecchi è morto , tra Torre e via Belvedere in località Vada mentre stava realizzando con un collega una nuova rotatoria stradale. A quanto si apprende Marco Cecchi è morto schiacciato contro il camion della ditta dopo essere stato travolto da un suv. Nell’incidente è rimasto ferito anche un operaio trentenne. Secondo una prima ricostruzione, sembrerebbe che il suv si sia scontrato con una vettura, sbandando e investendo gli operai.
Trasportata in codice giallo in ospedale una donna di 75 anni che si trovava alla guida di uno dei mezzi coinvolti. Il presidente della Provincia di Livorno, Marida Bessi, esprime in una nota profondo cordoglio per l’operaio deceduto questa mattina nell’incidente a Vada. Sul luogo dell’incidente che è costato la vita a Marco Secchi sono intervenuti gli ispettori della Medicina del lavoro della Asl oltre ai carabinieri e alla polizia municipale che ha effettuato i rilievi insieme ai vigili del fuoco di Livorno e tre ambulanze del 118.
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, ha fatto osservare un minuto di raccoglimento per l’incidente mortale a Vada. “Anche oggi purtroppo un ennesimo caso di morte sul lavoro. E’ vero, non bastano i minuti di silenzio, ma è doveroso ricordare chi ogni giorno cerca la dignità del lavoro e invece trova la morte. Questa catena si deve spezzare servono azioni immediate”.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a commento dell’incidente di Marco Secchi ha detto. “Ogni volta che qualcuno muore sul e di lavoro – aggiunge Giani – avverto un senso di scoramento per non essere riusciti ad evitarlo, ma al tempo stesso aggiungo maggiore determinazione nel sollecitare e programmare controlli sempre più attenti”.
“E frequenti da parte dei componenti degli uffici per la sicurezza sul lavoro e un sempre più convinto sforzo collettivo da parte di tutti i soggetti che seguono i vari aspetti della sicurezza dei lavoratori, dall’istituto di previdenza, alle organizzazioni sindacali, a quelle dei datori di lavoro e alle stesse forze di pubblica sicurezza”.