La madre di Aurora Napolitano, la bimba di 7 anni morta ieri a Casalnuovo, non aveva la patente e stava probabilmente facendo pratica quando ha investito e ucciso la figlia.
Emergono nuovi particolari sulla tragedia avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 22 aprile, a Casalnuovo, nella provincia di Napoli: Aurora Napolitano, una bambina di 7 anni, è stata investita e uccisa dall’auto guidata dalla madre, una donna di 33 anni. Stando alle prime informazioni, la donna al volante non aveva la patente di guida: secondo quanto finora stabilito dalle indagini, affidate ai carabinieri, è presumibile che la donna stesse facendo pratica quando è avvenuta la tragedia; invece della prima, la 33enne avrebbe inserito la retromarcia, investendo e uccidendo la figlia.
Le indagini per fare piena luce su quanto accaduto a Casalnuovo sono affidate ai carabinieri del Nucleo
Radiomobile di Castello di Cisterna e sono coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Nola. Aurora, insieme ai genitori, abitava nella periferia Est di Napoli, ma gli inquirenti ritengono si trovassero a Casalnuovo proprio perché la madre della bimba era intenta a fare pratica di guida.
La bambina è morta sul colpo: inutili i soccorsi
La tragedia si è verificata, come detto, nel pomeriggio di ieri, 22 aprile, in via Emilio Buccafusca, a
Casalnuovo. Aurora Napolitano, 7 anni, si trovava dietro l’automobile guidata in quel momento dalla madre,
un’Audi A3, quando la vettura, andando in retromarcia, l’ha investita in pieno. L’impatto è stato violentissimo
e, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, per la bimba non c’è stato nulla da fare; è morta
sul colpo.
Inizialmente, era circolata la voce che a investire e uccidere la bambina fosse stata un’auto pirata; sono
stati i rilievi dei carabinieri, giunti sul posto, a rivelare che in realtà la piccola Aurora era stata investita
dall’automobile guidata dalla madre.
fonte fanpage