La notizia è stata diffusa dal deputato di Nizza, Eric Ciotti Attentato a Nizza, “Killer sbarcato a Lampedusa”. Salvini: “Se confermato dimissioni Lamorgese”
Brahim Aoussaoui, il killer tunisino di 21 anni che ha sgozzato tre persone in Francia, “è arrivato da pochissimo tempo da Lampedusa” ha twittato il deputato della regione di Nizza, Eric Ciotti. Il centrodestra ha raccolto la notizia. Meloni e Gasparri hanno chiesto chiarimenti al governo, Salvini e la Lega sarebbero già pronti a chiedere le dimissioni del ministro degli Interni Luciana Lamorgese. Il Copasir convoca Lamorgese. Il Viminale diffonde una nota Tweet Il segretario della Lega Matteo Salvini sotto la sede dell’ambasciata francese in Piazza Farnese Terrore in Francia. Attentato nella chiesa di Notre Dame di Nizza: tre vittime, decapitata una donna Francia. Da Charlie Hebdo al professor Paty, una lunga scia di sangue 29 ottobre 2020 L’attentato terroristico in Francia, 3 morti e diversi feriti, è stato commesso da un tunisino. Stando a quanto riportato dalle prime indiscrezioni, l’assalitore sarebbe sbarcato qualche mese fa a Lampedusa. Una notizia diffusa dal deputato della regione di Nizza, Eric Ciotti, che ha affermato di aver chiesto a Emmanuel Macron, in una riunione sul luogo dell’attentato, di “sospendere qualsiasi flusso migratorio e qualsiasi procedura di asilo, in particolare alla frontiera italiana”. Una notizia che ha allertato immediatamente il centrodestra. “Se per l’attentatore di Nizza sono confermati lo sbarco a Lampedusa a settembre, il passaggio da Bari e poi la fuga chiediamo le dimissioni del Ministro dell’Interno Lamorgese”, ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini. Più tardi il leader leghista ha alzato i toni additando Conte e Lamorgese “come responsabili morali di ciò che è successo a Nizza”. Il Viminale risponde alle accuse “L’uomo che ha assassinato tre persone a Nizza, indentificato nel tunisino Aouissa Brahim di 21 anni, clandestinamente sbarcato a Lampedusa il 20 settembre scorso e successivamente destinatario il 9 ottobre di un decreto di respingimento con ordine del questore di abbandonare il territorio nazionale entro 7 giorni, non era mai stato segnalato dalle autorità tunisine, al contrario di altri, e non era neanche segnalato sotto il profilo della sicurezza nei canali di intelligence”. Lo si apprende da fonti del Viminale. Il Copasir convoca il ministro dell’Interno e il capo della polizia Gabrielli “Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha determinato di richiedere le audizioni della signora ministro dell’Interno e del capo della polizia prefetto Gabrielli sulle specifiche tematiche riguardanti gli eventi di piazza che si stanno verificando e sulla vicenda del cittadino tunisino che transitato dall’Italia ha poi compiuto il sanguinoso attentato in Francia”: è quanto di legge in una nota diffusa dal Copasir. Reazioni politiche “Fratelli d’Italia chiede al Governo di chiarire quanto riportato dal deputato francese Eric Ciotti, secondo il quale l’attentatore di Nizza sarebbe un tunisino arrivato in Francia passando per Lampedusa”, scrive su Facebook Giorgia Meloni. “Se questa notizia dovesse essere confermata sarebbe di una gravità inaudita ed esporrebbe la nostra Nazione al rischio di isolamento. È uno scenario che FdI da tempo denuncia e che potrebbe concretizzarsi a causa della furia immigrazionista di questo Esecutivo. Conte, Di Maio, Lamorgese: di fronte a un’accusa gravissima l’Esecutivo è obbligato a rispondere”. “Cosa aspetta il governo italiano ad appurare subito la veridicità della notizia secondo la quale l’attentatore tunisino di Nizza sarebbe arrivato poco fa a Lampedusa? Che sui barconi si infiltrassero anche terroristi è sempre stato più che un sospetto”, ha dichiarato il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Solo il governo rossogiallo ha continuato con una politica cieca e negazionista sui pericoli dell’immigrazione clandestina aprendo a tutti, annunciando pericolose sanatorie e smantellando i decreti sicurezza. Il processo va fatto a chi porta i clandestini, non a chi li blocca. Basta sbarchi, basta immigrazione incontrollata. Il terrorismo islamico è una costante minaccia per l’Europa e l’Occidente. Per fermarlo servono scelte ben più serie e drastiche, non certo i porti spalancati a chiunque”, conclude Gasparri. Il sindaco di Lampedusa; evitare semplificazioni “Le autorità competenti stanno verificando i passaggi, in ogni caso si tratta di una vicenda che deve portare le Istituzioni italiane e Comunitarie a riflettere profondamente su quello che è accaduto, e sulla necessità di affrontare in un modo diverso la gestione dei flussi migratori. L’ho ripetuto più volte, e continuo a dirlo: non si può scaricare sui territori di frontiera tutto il peso dell’accoglienza”, ha dichiarato il sindaco Totò Martello. “Allo stesso tempo – ha detto ancora – è sbagliato dare fiato a generalizzazioni sui ‘migranti’ o sull’Islam’: chi ha compiuto le atrocità a Nizza è un terrorista probabilmente ispirato ad un ‘islamismo fascista’ che è espressione di un estremismo che non può e non deve essere associato all’intera comunità islamica”. “Lampedusa non può essere accusata di nulla – continua il primo cittadino – sarebbe un grave e pericoloso errore raccontare questa vicenda con semplificazioni che rischiano di spazzare via l’impegno e i sacrifici della nostra comunità sul fronte umanitario”. La reazione della Tunisia La Tunisia “condanna con forza l’attentato terroristico” di Nizza e insiste su “sforzi congiunti a livello regionale e internazionale nella lotta contro estremismo e terrorismo”, recita una nota del ministero degli Esteri di Tunisi, rilanciata dai media tunisini diverse ore dopo la tragedia. La Tunisia ribadisce la sua opposizione a “qualsiasi forma di violenza, terrorismo ed estremismo” e mette in guardia dalla “strumentalizzazione ideologica o politica” delle “religioni associandole al terrorismo”. “È necessario – si legge – tenere lontana la religione da questo flagello”. Da Tunisi arrivano quindi “solidarietà al governo e al popolo francese amico” e le “condoglianze alle famiglie delle vittime”.
www.elasticmedianews.it editorial director Nunzio Bellino