Aveva raccontato di conoscere la vittima che gli voleva bene così come tante altre persone nel condominio.
Saverio Mesecorto, il 51enne reo confesso dell’omicidio dell’anziana uccisa a Bari lunedì scorso, qualche
giorno prima dell’arresto in un’intervista rilasciata a Mediaset News aveva parlato di Anna Lucia Lupelli.
“Una persona bravissima, mi voleva bene, qui tutti mi vogliono bene, sono dieci anni che vengo qui a pulire”,
diceva così ai microfoni di NewsMediaset il killer di Anna Lucia Lupelli, la donna di 81 anni uccisa a
coltellate lunedì scorso nella sua casa nel quartiere Carrassi a Bari. Saverio Mesecorto che questa mattina
ha confessato alla polizia di aver colpito a morte l’anziana donna con numerose coltellate, aveva rilasciato
un’intervista mercoledì 15 settembre, il giorno dopo il ritrovamento del cadavere della vittima.
Alla giornalista di New Mediaset aveva raccontato di conoscere sia la donna che le figlie: “L’ho saputo dal
telegiornale – le parole del 51enne barese che nel condominio lavorava come addetto alle pulizie – lunedì
qui c’era un mortorio, un deserto, nessuno che entrava o usciva”. Come a voler confermare il fatto che il
killer della donna potesse essere entrato in casa senza essere notato. Alla domanda se la vittima lasciasse
aperta la porta Mesecorto aveva spiegato: “Quando faceva caldo, la signora la lasciava sempre aperta
quella porta, sia la porta d’ingresso che il cancelletto”. Un racconto pregno di bugie, come poi è emerso
dalla sua confessione giunta al culmine di un’indagine lampo portata avanti dalla polizia che lo ha arrestato
con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.
Il giorno dell’omicidio il 51enne che si recava nel condominio dove viveva la donna tre volte a settimana per
fare la pulizie, lunedì, mercoledì e sabato, si sarebbe recato a casa della vittima con una scusa. Il
cancelletto dunque non era aperto. Una volta entrato in casa avrebbe afferrato un coltello e colpito
l’anziana con almeno sette coltellate, rivelatesi fatali. Poi avrebbe portato via oltre mille euro in contanti e il
bancomat. Sul fuoco i poliziotti che hanno trovato il corpo solo il giorno seguente, martedì, hanno trovato
ancora una pentola col cibo che la vittima stava preparando per pranzo. Vedova e madre di due figlie, Anna
Lucia viveva da sola nel piccolo appartamento situato nel sottoscala di un palazzo non lontano dal
carcere. Messo alle strette nel corso di un interrogatorio, l’omicida avrebbe indicato il movente nella
impellente necessità di denaro.