Antonio Di Fazio condannato a 15 anni e sei mesi abusi sessuali: violentò studentessa dopo averla drogata

Antonio Di Fazio condannato a 15 anni e sei

mesi abusi sessuali: violentò studentessa

dopo averla drogata

L’imprenditore farmaceutico Antonio Di Fazio è stato condannato dal gip di Milano Anna Magelli a 15 anni

e 6 mesi per gli abusi sessuali commessi su una studentessa 21enne della Bocconi, altre 5 ragazze e la ex

moglie. Di Fazio era solito stordire le ragazze con forti dosi di benzodiazepine poi le fotografava nude e

abusava di loro. “Il fatto di averle fotografate in stato di incoscienza e senza vestiti – ha detto l’avvocato

Laura Panciroli, legale di una delle ragazze – è stato considerato una vera e propria violenza sessuale”.

Il giudice ha anche disposto un risarcimento di 98 mila euro per la studentessa della Bocconi che era stata

attirata con la scusa di uno stage da Di Fazio, che poi l’aveva drogata e aveva abusato di lei. Proprio la

denuncia della giovane aveva portato all’arresto dell’imprenditore nel maggio scorso. Dalle indagini,

coordinate dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, erano emersi altri 4 casi

di ragazze che Di Fazio aveva drogato e fotografato senza veli prima di abusate di loro. Trattamento

riservato anche alla ex moglie, che in un’occasione avrebbe anche cercato di accecare con spray urticante e

colpire alla testa. Episodio che la procura aveva inizialmente qualificato come tentato omicidio, ma poi ha

riqualificato come lesioni. Per tutte le altre parti il giudice ha disposto una provvisionale di 14 mila euro, ad

eccezione di una per la quale la provvisionale stabilita è stata di 4mila euro.

Quella inflitta all’imprenditore farmaceutico Antonio Di Fazio “è una pena severa. Aspettiamo di leggere le motivazioni per capire e poi impugnare”. Lo ha detto l’avvocato Mauro Carelli, che assieme alla collega Giuseppina Cimmarusti difende Di Fazio, condannato a 15 anni e 6 mesi dal gup Anna Magelli per 4 episodi di violenza sui 6 contestati. “È una pena alta se consideriamo, per esempio che Alberto Stasi, per l’omicidio di Chiara Poggi, è stato condannato sempre in abbreviato a 16 anni di carcere – ha detto il legale – . La procura aveva chiesto 9 anni, aspettiamo le motivazioni”.